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Oasi Confartigianato, impossibili i lavori di ripristino spiagge

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Coronavirus – Oasi Confartigianato Marche scrive alla regione.

E’ necessario che gli operatori balneari possano recarsi in spiaggia e che i cantieri già aperti possano terminare i lavori.

I provvedimenti fin qui emanati dal Presidente del Consiglio e dai vari Ministeri non permettono agli operatori balneari, ai loro collaboratori e/o dipendenti di recarsi in spiaggia per i piccoli lavori di ripristino, manutenzione in vista della prossima stagione.

Filippo Borioni – Presidente di Oasi Confartigianato Marche – esprime preoccupazione per le 170 imprese balneari rappresentate evidenziando che “Pasqua sarà la linea di non ritorno per la ripresa dei suddetti”. C’è, infatti, anche l’urgente necessità di far ultimare i cantieri già aperti per la realizzazione e/o ristrutturazione di manufatti, impianti ecc.ecc.. autorizzando le imprese terziste connesse ai lavori di cantiere e la produzione di manufatti necessari.

A riguardo, il Presidente Borioni scrive oggi alla Regione Marche evidenziando che nella vicina Emilia Romagna si è autorizzata l’ultimazione dei cantieri ed è anche consentito l’accesso in spiaggia al personale (senza distinzione alcuna tra titolari, collaboratori e dipendenti) “impegnato in comprovate attività di manutenzione e vigilanza”. Il Presidente ha chiesto, quindi, alla Regione che anche nelle Marche si adotti quanto prima analogo provvedimento.

In tal modo – interviene Giorgio Cippitelli, Segretario di Confartigianato Imprese Marche – le imprese balneari marchigiane, quando sarà permessa l’apertura al pubblico, seppur in ritardo e probabilmente in modo parziale, saranno già pronte, altrimenti rischierebbero di perdere altro tempo per approntare gli stabilimenti balneari; per quelle con cantieri in corso, ancora più grave, significherebbe perdere la stagione.

Ci auguriamo, conclude Borioni, che la Regione possa accogliere la nostra richiesta che rappresenta anche, per le imprese, una “fiammella di fiducia” per il futuro.