L’attività investigativa per l’omicidio di Pamela Mastropietro, non è ancora conclusa. Lo precisa il procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio.
In pratica la Procura di Macerata è “ancora in attesa di conoscere l’esito di numerosi accertamenti di laboratorio, effettuati ed ancora da effettuare, da parte del Ris dei carabinieri di Roma”. Si tratterebbe delle impronte acquisite sul luogo dell’omicidio, l’appartamento di via Spalato, ed alcuni accertamenti sui prelievi biologici.
Tali risultati dovranno essere poi incrociati “con i profili dattiloscopici e biologici di tutti gli indagati”.
Sono anche attesi i risultati definitivi operati dai medici legali e dall’esperto in materia di tossicologia e dagli esperti in materia di indagini telefoniche ed informatiche in materia di telecomunicazioni.
Dai parte degli inquirenti ci sarebbe anche l’intenzione di sentire altri testimoni.
La volontà, come si legge in una nota della Procura, è quella di non “seguire o acconsentire di fatto a procedure di giustizia sommaria più che mai in una vicenda così delicata”.
I tre nigeriani fermati sono accusati a vario titolo di concorso in omicidio volontario, vilipendio, distruzione, soppressione e occultamento di cadavere e spaccio di stupefacenti.
