Home Politica Politica Ancona

PD MARCHE, COMI “IN DIECI ANNI GARANTITA STABILITA’ DI GOVERNO”

Francesco Comi segretario regionale del PD

foto_Francesco ComiANCONA 22 APR.  “Il PD è forza responsabile di governo”. È questo l’incipit perentorio con cui il Segretario regionale del PD Marche, Francesco Comi, ha aperto il suo intervento nella conferenza stampa –  tenutasi oggi ad Ancona – di illustrazione delle decisioni del PD, in seguito alla candidatura del Presidente Spacca con Forza Italia ed uno schieramento di centrodestra.  PD responsabile, dunque. “E lo abbiamo dimostrato sempre, fino ad oggi – ha aggiunto Comi –. In dieci anni di governo abbiamo garantito la stabilità politica; se anche c’è stato qualche problema il PD ha compattato sempre la situazione.

Siamo forza di responsabilità anche perché siamo l’unica forza ad aver garantito la nostra presenza ed il nostro voto, favorevole ed unitario, per l’approvazione di tutti gli atti fondamentali. Abbiamo garantito una gestione oculata delle risorse e siamo stati cinghia di trasmissione con il governo nazionale. Abbiamo dimostrato coraggio nel sostenere importanti riforme e abbiamo presidiato su temi basilari, come lavoro e sviluppo, garantendo soluzioni efficaci.

Abbiamo garantito un ruolo di responsabilità fino all’ultimo minuto, dedicando tutto il tempo utile all’approvazione di atti fondamentali per la comunità marchigiana: la variazione di bilancio, la proposta di riordino delle province, l’allocazione delle risorse dei fondi europei, la modifica allo Statuto regionale. Oggi, a meno di quarantacinque giorni dal voto, la Regione è in regime di ordinaria amministrazione e non si possono più approvare atti importanti. Per questo solo oggi, che tutti gli atti dovuti sono stati compiuti, esprimiamo la nostra sfiducia formale e politica al Presidente della Giunta regionale, ufficialmente transitato dal PD e dal centrosinistra a FI e Ncd”.

E dopo aver sottolineato come la situazione venutasi a creare sia inedita e straordinaria e abbia messo a dura prova anche le persone più moderate e responsabili, Comi ha spiegato: “I nostri assessori, proprio ieri, mi hanno manifestato la propria intenzione di consegnare le dimissioni.

La candidatura di Spacca con Forza Italia non è solo un’offesa all’elettorato di centrosinistra. È un’offesa a tutti gli elettori, perché mina la credibilità politica. Il Presidente Spacca è uno e bino: questo in politica può forse essere un vantaggio, ma certo non è un pregio. E noi non possiamo fingere, questo è un caso unico in Italia.

Sentiamo, quindi, il bisogno di esprimere la nostra sfiducia al Presidente, a nome dei marchigiani, degli elettori e di coloro che credono nella buona politica. Domani mattina, quindi, presenteremo una mozione di sfiducia, rivolta al Presidente Spacca sottoponendola allo stesso Presidente della Giunta e a quello del Consiglio, Vittoriano Solazzia firma nostra e delle forze che lo hanno sostenuto alle scorse elezioni. Auspichiamo che il Presidente si ravveda e come ultimo atto di coerenza e trasparenza presenti le proprie dimissioni”.

Dopo le considerazioni politiche, anche una valutazione che tocca pure il piano personale. “Da parte nostra, c’è anche delusione – ha detto Comi –. Avremmo voluto un fine legislatura diverso, invece abbiamo tutti assistito alla discutibile e risibile volontà di rimanere ancorato allo scranno al di là di ogni senso di vergogna. Avremmo voluto che avesse costruito con noi il centrosinistra e il buongoverno del futuro, individuando insieme una nuova leadership. Non so che soddisfazione possa esserci ad apparire ‘fantoccio’ per assecondare chi è incapace di trovare un leader tra le proprie fila e per assecondare il personale attaccamento al potere. Mi chiedo quale possa essere il margine di veridicità e attendibilità dei proclami di quelli che fino a ieri osteggiavano Spacca e che ora lo innalzano a loro leader.

Preoccupazione, delusione, ma anche determinazione. Sono questi i sentimenti che prevalgono in tutti noi. Siamo, infatti, assolutamente determinati a voltare pagina: destinazione cambiamento.

E ancora. “Spacca ha detto che non ha bisogno di Roma e dei leader nazionali per la campagna elettorale, ma in verità a Roma si è rivolto costantemente, dapprima per la sua ricandidatura nel centrosinistra, poi per pietire un’alleanza con i moderati dell’Udc, poi per stringere un patto di potere con FI e Ncd. Viceversa, noi ci siamo sempre e solo rivolti ai marchigiani: dapprima per scegliere il candidato Presidente poi per costruire le nostre liste. La presenza di Renzi e dei Ministri a favore di Ceriscioli rappresenta l’impegno del governo nazionale a fianco del futuro governo regionale di cambiamento. Noi non abbiamo bisogno di andare a Roma.

Non è a rischio nulla nel prossimo mese. Nelle prossime ore la Giunta si esprimerà. Se Spacca ritiene ci siano atti indifferibili ed urgenti per i marchigiani convochi immediatamente la Giunta, altrimenti giovedì, massimo venerdì, gli assessori presenteranno le proprie dimissioni. La comunità marchigiana ha bisogno di un atto di trasparenza e coerenza. Quello che chiediamo è, dunque, un atto di serietà.

Presente alla conferenza anche il Capogruppo PD in Consiglio regionale, Mirco Ricci, che ha sottolineato come quello del gruppo democratico sia stato un lavoro ponderoso. “Gli assessori e i consiglieri del PD non hanno mai fatto mancare il proprio appoggio, hanno consentito di approvare atti fondamentali per le Marche. L’insofferenza, però, ormai non si può più reggere e questa esperienza di Giunta finirà”.

Intervenuto anche il vice Presidente della Regione Marche, Antonio Canzian. “La ricerca pervicace del terzo mandato da parte di Spacca è parso, ed è, insostenibile per il PD; non solo il terzo mandato, ma anche l’alleanza con Forza Italia, che fino ad un mese fa attaccava in maniera strumentale Presidente e Giunta”.

Anche l’assessore regionale al Bilancio, Pietro Marcolini, ha espresso il suo parere. “La Giunta regionale è retta su un mandato elettorale di centrosinistra, non è pensabile che un Presidente eletto con il centrosinistra stringa un rapporto di alleanza con il centrodestra e non senta il bisogno di dimettersi”.