Nella mattina del 24 marzo scorso, i poliziotti della Squadra Mobile di Macerata, guidati dal Commissario Capo Matteo Luconi, hanno arrestato un soggetto di origini albanesi (E. J., classe 1999, in regola con le norme sul soggiorno), in quanto deteneva, all’interno della sua abitazione poco distante dal centro di Macerata, quasi 70 grammi di cocaina per la successiva vendita a terzi.
A casa del giovane, oltre alla droga nascosta nel soggiorno (in una tasca del giaccone appeso), in cucina (tra le caramelle contenute in un vassoio e nei cassetti della credenza) e in camera da letto (all’interno di un comodino), i poliziotti hanno trovato, all’esito della perquisizione, vario materiale per il confezionamento e la pesatura dello stupefacente (diversi ritagli per confezionare le dosi e un bilancino di precisione, nei cassetti della credenza), nonché denaro contante, pari a 720 euro, in banconote di piccolo taglio, sicuro provento dello spaccio (nel comodino).
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno ricostruito una fitta rete di contatti, tutti consumatori, gravitanti attorno al soggetto arrestato. In particolare, osservando lo strano via vai di persone sotto casa del giovane attraverso svariati servizi di appostamento, gli investigatori sono arrivati a capire le sue abitudini. Alcuni assuntori, infatti, si recavano direttamente a casa del soggetto per acquistare lo stupefacente, ordinando la droga tramite WhatsApp.
Il blitz è scattato ieri mattina. Prima di bloccarlo, i poliziotti hanno aspettato che il giovane uscisse di casa per andare a lavoro. Insieme a lui, hanno fatto poi ingresso a casa, dove hanno rivenuto, suddiviso in più dosi, lo stupefacente, di cui il giovane non ha avuto il tempo di disfarsi.
Su disposizione della Procura di Macerata, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.