Ieri, i poliziotti della Squadra Mobile hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare nei confronti di un 45enne italiano, già accusato di maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie.
L’uomo, fino al maggio scorso, aveva ripetutamente minacciato e ingiuriato la consorte, instaurando continui litigi per motivi futili, tra cui la convinzione che la moglie avesse un amante e conducesse uno stile di vita immorale. Le aggressioni verbali, accompagnate da episodi di distruzione dei telefoni cellulari della moglie, avevano generato nella vittima uno stato di ansia e paura persistente.
A causa di questi comportamenti, l’8 maggio scorso, l’indagato era stato sottoposto alla misura precautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento alla moglie e alla sua dimora. Questo provvedimento era stato successivamente convalidato dal GIP di Ancona, con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Nonostante le restrizioni, il pomeriggio del 9 luglio, l’uomo ha violato nuovamente le prescrizioni. La Centrale Operativa della Questura ha ricevuto un allarme di avvicinamento e, contemporaneamente, la vittima ha chiamato il numero di emergenza segnalando la presenza del marito sotto casa sua. L’intervento della volante ha portato alla fuga dell’uomo, che è stato intercettato e fermato pochi minuti dopo nei pressi.
A seguito delle violazioni, ieri pomeriggio, gli agenti della Squadra Mobile hanno prelevato l’uomo dalla sua abitazione e lo hanno condotto in carcere a Montacuto, in conformità all’ordinanza di aggravamento della misura cautelare disposta dall’Autorità Giudiziaria.