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Polizia cattura pirata della strada a Pesaro

Personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra di P.G. della Sezione Polizia Stradale di Pesaro e presso  il Distaccamento della Polizia Stradale di Urbino, al termine di una mirata attività d’indagine, ha identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria il “pirata della strada” che verso le ore 3:00 dello scorso 21 dicembre, a Pesaro, dopo avere investito una ragazza ed un ragazzo all’intersezione stradale tra Via Degli Eroi e Via per Soria/Via Donzelli, si era dato alla fuga in sella ad un motociclo, mentre i due malcapitati venivano ricoverati all’Ospedale di Pesaro e di Ancona a seguito delle gravi lesioni riportate.

I poliziotti hanno impiegato 27 giorni per risalire all’identità del “pirata”: risultato essere un 22enne di origini pugliesi, domiciliato in città.

Le indagini sono apparse da subito estremamente complesse: l’unica evidenza  nell’immediatezza dei rilievi, infatti, era che il mezzo dell’investitore fosse  un motoveicolo, senza nessun’altra indicazione circa la marca, il modello o targa d’immatricolazione.

Nella circostanza l’intuizione degli Agenti del Distaccamento Polstrada di Urbino che, che effettuavano i primi rilievi, che, verosimilmente, potesse trattarsi di uno scooter, consentiva agli investigatori della Specialità di effettuare una ricostruzione del sinistro “ per esclusione e confronto”.

I frammenti di un parabrezza e di uno specchietto retrovisore sinistro, recuperati sul luogo dell’incidente, venivano recuperati e parametrati con cura certosina. 

         Nonostante le difficoltà riscontrate nell’attività d’indagine, comprese quelle di riuscire a rintracciare persone informate sull’episodio o di reperire immagini utili eventualmente registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti in zona, i poliziotti riuscivano comunque a risalire alle generalità del responsabile dell’incidente.

         In particolare gli importanti elementi raccolti dagli investigatori permettevano all’Autorità Giudiziaria di emettere un decreto di perquisizione nei confronti del  sospettato. 

         La perquisizione, eseguita nel pomeriggio del 17 u.s., portava al rinvenimento ed al sequestro di un motociclo Yamaha, col quale sarebbe avvenuto l’investimento.

         Conseguentemente, l’investitore, che intenzionalmente si era dato alla fuga senza prestare soccorso agli infortunati e che successivamente aveva cercato di occultare le tracce del fatto e il mezzo da lui condotto nella circostanza, veniva denunciato ai sensi dell’art. 590 bis e ter del Codice penale per “lesioni personali stradali gravi e fuga”, delitto per il quale rischia un minimo di 3 anni di reclusione .