Un film che non vuol essere di denuncia ma un punto di osservazione sulla realtà. Il terremoto come spunto per guardare meglio e più profondamente quello che abbiamo attorno. È il filo conduttore del film “La Ballata dei gusci infranti”, al cinema dal 31 marzo. Presentato ad Ancona, presso la sede della Giunta regionale delle Marche, è stato girato nelle zone terremotate dalla regista jesina Federica Biondi, prodotto dall’attore marchigiano Simone Riccioni (Linfa Crowd 2.0), nel cast del film e da Muvlab. Racconta quattro storie ambientate ai piedi dei Sibillini, nel cuore dell’Italia. Le vite di quattro ragazzi sconvolte dal sisma del 2016, in cui ciascuno perde qualche cosa: la casa, il compagno di una vita, la certezza sul proprio futuro.
“Nella visione della nuova Giunta regionale, il cinema non ha solamente un valore divulgativo dei bellissimi paesaggi marchigiani racchiusi nelle riprese, ma anche sociale. Attraverso il cinema vogliamo far conoscere e apprezzare il nostro territorio, la nostra identità e la forza della comunità marchigiana”, ha sottolineato l’assessore alla Cultura Giorgi Latini, intervenuta alla conferenza stampa di presentazione. “Come Regione siamo felici di aver sostenuto la produzione di questa pellicola, proiettati a valorizzare le nostre eccellenze e i nostri territori – ha detto l’assessore – Siamo orientati non solo ad acquisire produzioni cinematografiche da fuori regione, ma vogliamo anche sostenere le produzioni marchigiane. È questa la scelta della Regione che concretizzeremo con la nuova programmazione dei fondi europei”. Latini ha anticipato la possibilità di uno stanziamento “cinque volte superiore alla passata legislatura. Puntiamo a investire, nel prossimo settennio, 16 milioni di euro, con una media di 2 milioni all’anno destinati a sostenere le produzioni cinematografiche attraverso l’emanazione di appositi bandi. Perché la nostra regione è un palcoscenico incredibile che può diventare un set cinematografico alla pari di altre regioni che hanno fatto importanti investimenti in questo senso. Sono in corso grandi cambiamenti nella strategia regionale di settore, con a breve la nomina del nuovo direttore di Marche Film Commission”. Parlando della pellicola che andrà in sala, Latini ha detto che “rappresenta per noi motivo d’orgoglio perché pone l’attenzione sulle zone terremotate. Non dobbiamo mai dimenticare quanto accaduto ma stare vicini a questi territori. Lo possiamo fare attraverso la cultura, l’arte e il cinema. Eventi tristi, come il sisma, offrono comunque messaggi positivi, se colti: a partire dalla possibilità di rinascere dalle ferite, più uniti e coesi come comunità”. La regista Federica Biondi ha parlato di “un lavoro appassionante, attraverso il quale abbiamo voluto cogliere l’essenza di questi territori. Ci siamo emozionati mentre giravamo, ogni ripresa ci ha colpito nel cuore”. Simone Riccioni ha evidenziato come le “Marche offrono scenari incredibili al cinema, inaspettati per chi non conosce la regione”. L’attore Samuele Sbrighi ha parlato delle Marche come di un “tesoro da tanti punti di vista anche per il cinema”.
La Ballata dei gusci infranti di Federica Biondi narra la fragilità della vita e la forza del senso di appartenenza. Il cast è formato da Caterina Shulha, Simone Riccioni, Paola Lavini, Miloud Mourad Benamara, Barbara Enrichi, con la partecipazione di Lina Sastri, Giorgio Colangeli e Samuele Sbrighi. Nelle sale cinematografiche dal 31 marzo, la proiezione vedrà una serie di anteprime a partire dal 21 marzo a Roma e dal 22 a Milano. Dal 24 marzo sarà la volta delle Marche, con proiezioni ad Ancona, Jesi, Tolentino, Matelica, Macerata, Fermo, Porto Sant’Elpidio, Fano, Senigallia, Pesaro, Ascoli e Amandola.