Si è entrati nel vivo della nuova programmazione comunitaria in ambito agricolo e rurale per il periodo 2023 -2027 e la Confcooperative Fedagripesca Marche ha da subito fornito spunti e idee all’Assessore all’Agricoltura, Vicepresidente Mirco Carloni.
Questi sono i temi principali promossi dalla Fedagripesca Marche: aggregazione attraverso progetti di filiera per aumentare la competitività, innovazione, transizione ecologica e digitale del sistema agricolo, centralità di boschi e foreste come modelli per la lotta ai cambiamenti climatici e diffusione di produzioni biologiche.
“L’agricoltura in generale è al centro di tre importanti sfide: alimentare, climatica/ambientale ed economica. E’ evidente che il tema della sostenibilità, declinato in tutti gli aspetti, da quelli ambientali a quelli economici e sociale, è ormai una scelta ineludibile. Tuttavia, nell’attuale contesto di crisi geopolitica, climatica e ambientale, c’è chi mette in discussioni le politiche che sostengono uno sviluppo sostenibile, ponendo in alternativa “la produttività” con “la sostenibilità”, lasciando intendere che quando serve cibo ed energia, non si possa più essere sostenibili”. Interviene il Presidente Francesco Torriani “Se è legittimo chiedere un’applicazione più flessibile degli obiettivi del green deal europeo, dobbiamo dire un no deciso ad un loro smantellamento. L’aumento di produzione di cibo non è antitetico alla sostenibilità ambientale ed ad un equilibrato impiego delle risorse.”
I veri problemi strutturali dell’agricoltura italiana, come di recente ha evidenziato la stessa Commissione europea nelle raccomandazioni al Piano Strategico Nazionale, continuano ad essere la frammentazione aziendale la debolezza nei rapporti di forza nella catena del valore che ci rende sempre meno competitivi.
Si evidenzia pertanto l’importanza di promuovere e valorizzare a livello regionale il ruolo delle aggregazioni nella filiera come strumenti per distribuire valore aggiunto lungo tutti gli anelli della filiera. Oggi prosegue Torriani “la nostra regione è caratterizza da importanti filiere, lattiero casearia, cerealicola, ortofrutticola surgelata, viti-vinicola e di tutto il comparto biologico che è trasversale a tutti gli indirizzi produttivi, con una presenza importante soprattutto nella filiera cerealicola, avicola e vitivinicola. A queste filiere storiche si aggiungono filiere di tipo innovativo quali quella delle nocciole o della produzione di biomasse forestali per la produzione di energia. Tutti modelli virtuosi che vanno sostenuti in via prioritaria e visti come modelli di sviluppo”.
Stessa considerazione per gli obiettivi generali della transizione ecologica e digitale del sistema agricolo previsti dalla Strategia Farm to Fork: questi obiettivi devono passare inevitabilmente attraverso la capacità del sistema agricolo di fare sistema e costruire partenariati, reti tra produttori e chi detiene il Know how. La filiera delle competenze e conoscenze sta diventato strategica parimente della filiera produttiva e noi cooperatori dobbiamo esserci e giocare un ruolo centrale, capace di fare tendenza e sistema.
Inoltre, prosegue il Presidente Torriani “il tema della transizione ecologica e digitale del sistema agricolo italiano pone alcune questioni ineludibili alla base degli obiettivi della politica agricola, il beneficiario della politica agricola non può più essere l’azienda agricola singola, ma l’azienda agricola inserita in un sistema sia esso una filiera e /o un distretto”.
Conclude il Presidente Francesco Torriani, “La Regione Marche ha tutte le qualità per poter cogliere le opportunità previste dalla nuova programmazione regionale 2021-2027. E’ necessario fare però un salto di qualità nell’azione politica: i contributi previsti dal PSR devono essere indirizzati prioritariamente in investimenti in grado davvero di sostenere un’azione di sviluppo economico e di competitività per le imprese delle nostra regionale”.