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Province Marche, A Rischio Servizi e Dipendenti

Province Marche
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ANCONA 26 FEB.  Dimezzamento del personale, prelievo di risorse per oltre 3 miliardi di euro, cancellazione di servizi fondamentali per i cittadini. La sopravvivenza delle Province marchigiane, i servizi che queste istituzioni erogano ed i dipendenti che li forniscono, sono a serio rischio.

Secondo i dati del Conto annuale della Ragioneria generale dello Stato, infatti, sul personale si abbatterà una scure che produrrà un dimezzamento.

Complessivamente, infatti, il personale calerà di circa il 50%, con l’impossibilità per questi enti di fornire i servizi fondamentali a loro attribuiti, dall’edilizia scolastica alla tutela ambientale, dalla viabilità a trasporti e mobilità, spiega la categoria dei servizi pubblici della Cgil.

Il crollo di personale ha ragioni diverse. In parte, in ragione della scorsa legge di Stabilità (2015) che prevedeva, alla fine dell’anno in corso, la riduzione del 50% del personale delle province. Riduzione che, tradotta, sottende per un verso il trasferimento di personale da questi enti alla Regione e, per l’altro, cessazioni a vario titolo.

Questa prima decurtazione – spiega la Funzione Pubblica Cgil – insieme al prelievo di risorse pari a oltre tre miliardi entro il 2016, metterà in seria difficoltà l’erogazione di servizi fondamentali che sono in capo alle province, come la viabilità delle strade provinciali, il sistema dei trasporti, la tutela dell’ambiente e l’edilizia scolastica.

A questo crollo determinato dalla legge di stabilità dello scorso anno si sommerà il blocco del turn over al 25% per gli anni 2017 e 2018 e le cessazioni di rapporti di lavoro.

Un dato preoccupante che riguarda non solo i dipendenti coinvolti ma anche e soprattutto i cittadini, precisa la Fp Cgil, aggiungendo che il progressivo deteriorarsi di questi enti avrà effetti sui servizi fondamentali che ancora erogano.