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Questura emette daspo a tifoso dell’Ascoli

Il Questore di Ascoli Piceno De Angelis Dr. Luigi, a conclusione degli accertamenti condotti dalla Polizia di Stato,  ha adottato un provvedimento preventivo  di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono le manifestazioni sportive (DASPO ) nei confronti di un ultras  ascolano resosi responsabile  in occasione dell’incontro di calcio Ascoli Calcio – Pescara, disputatosi in data 6 ottobre u.s. presso lo Stadio Comunale Cino e Lillo Del Duca, di una condotta  di gruppo,  finalizzata alla partecipazione attiva ad episodi di violenza, di minaccia e di intimidazione, tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica o a creare turbative per l’ordine pubblico.

Le indagini in questione hanno infatti permesso di acclarare che al termine dell’evento sportivo un sostenitore ascolano che si trovava nel settore “Curva Nord” destinato alla tifoseria locale, cedendo alla provocazione dei cori dei tifosi pescaresi allocati nel vicino settore “Nord Est” e intenti nei festeggiamenti per la vittoria,  si sfilava dai pantaloni la cintura e con fare minaccioso ed intimidatorio la brandeggiava in aria all’indirizzo della contrapposta fazione invitandola allo scontro.

Nella circostanza, avvicinatosi minacciosamente al cordone di stewards schierati in corrispondenza del “vomitoio”della “Curva Nord” per impedire alle opposte schiere di tifosi di venire a contatto, continuava in tale  condotta aggravandola oltremodo allorquando, con l’indice della mano sinistra, sempre all’indirizzo dei sostenitori ospiti,  mimava esplicitamente all’altezza della propria gola il gesto dello sgozzamento.

A seguito dei fatti è stata anche redatta informativa di reato presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno.

Come noto il DASPO  è una misura adottabile dal Questore anche a prescindere dalla eventuale commissioni di reati c.d. da “stadio” ed  appunto diretta  a colpire quei comportamenti che seppure non assurgono rilevanza penale, possono  comunque mettere in pericolo la sicurezza pubblica o l’incolumità delle persone nonché creare turbative per l’ordine pubblico.