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“Radical Grezzo” di scena sabato al Serpente Aureo

Radical Grezzo Locandina
Radical Grezzo Locandina
Radical Grezzo Locandina

ASCOLI PICENO 11 MAG.  Il comico Piero Massimo Macchini porterà in scena al Serpente Aureo il suo “Radical Grezzo-Provincialotto a km 0”. Lo spettacolo ideato dal comico marchigiano con Paolo Figri e Michele Gallucci, il quale dividerà anche il palcoscenico con Macchini, si terrà sabato 14 maggio alle ore 21:30. “Un’altra grande occasione di divertimento per la Città del Sorriso”, commenta entusiasta l’assessore alla Cultura Isabella Bosano, visto il grande successo di pubblico che lo show ha ricevuto a dicembre al Teatro dell’Aquila di Fermo e ad aprile a Montegranaro. Macchini dichiara con orgoglio e con quel poco di onestà intellettuale che possiede: “Sì, io sono un radical grezzo e affronto tutto, ma proprio tutto con il sorriso sulle labbra”. Un po’ tonto, un po’ furbo o semplicemente comico, Macchini non ci fa. Ci è proprio. Dopo aver girato il mondo con lo spettacolo di pantomima “Brainstorming, teste nella tempesta”, racconta la sua vita, prima in “Complesso di Edipo in Tour” per la regia di Domenico Lannutti e poi in “ScherziAmo, chi nasce per gioco non può che vivere in allegria” per la regia di Max Giusti. Oggi, nel suo alter ego più comunicativo, il Provincialotto, sceglie di rivelare al mondo il suo codice etico, sintetizzato perfettamente in due sole parole: radical grezzo. Puro, integrale, non raffinato, ma neanche contaminato. Stanco della marchigianità da cartolina dichiara guerra a chi si vergogna della propria identità territoriale e abbandona ogni sentimento di pluralismo intellettuale per un sano e moderno bigottismo cosmopolita. Il Provincialotto sente di poter contribuire alla solidità della “cultura media” e alla nascita di una nuova maschera per la commedia dell’arte. In un mondo in cui tutti sono opinionisti, tutti sono bravissimi a giudicare, ma nessuno sbaglia mai, il Provincialotto si dissocia con un atto di grande incoerenza e si chiede: siamo proprio sicuri che tutti debbano essere super intelligenti, istruitissimi e per forza essere dei geni? “Immaginiamo una società in cui la convinzione più diffusa sia di essere culturalmente poco elevati – continua Macchini – credo che saremmo tutti più curiosi e più vogliosi di imparare gli uni dagli altri. Ci sarebbe molta più spontaneità e molto più interscambio sociale. Io voglio essere di cultura media, perché i tanto intelligenti come Mario Tarquini o gli stupidi stupidi come Claudio Sdolzini, il proprietario del bar del Triangolo, hanno rovinato questa povera Italia.”

Prenotazioni e info: 328 7756579

Biglietto posto unico: 10 euro

Biglietto loggione: 5 euro

Biglietto ridotto fino a 14 anni: 5 euro

I bambini fino a 6 anni entrano gratis