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Reati contro patrimonio, arrestato 19 enne marocchino a Fabriano

Polizia

ANCONA 21 FEB.  Nel fine settimana, durante i servizi straordinari del controllo del territorio, gli agenti del Commissariato di P.S. di Fabriano arrestavano un cittadino originario del Marocco, 19 anni, regolare sul territorio nazionale, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e la persona.

I poliziotti impegnati in un posto di controllo intercettavano un uomo che camminava a piedi, il quale alla vista delle “divise” decideva di scendere il marciapiede e di attraversare la strada come per prendere una direzione diversa ed eludere il controllo di polizia.

Mossa alquanto azzardata che non passava inosservata agli occhi esperti degli agenti che non lo perdevano di vista e lo bloccavano prima che attraversasse la corsia.

Di fronte ai poliziotti che gli chiedevano i documenti per identificarlo, il cittadino extracomunitario si dimostrava tutt’altro che collaborativo incominciando ad insultare gli agenti in un crescendo di improperi e parolacce.

Con le mani sui fianchi l’uomo non solo non declinava le proprie generalità ma minacciava di passare dalle parole ai fatti se i poliziotti non lo avessero fatto andare via.

Mettendo in campo tutte le tecniche operative del caso, gli agenti riuscivano a contenerlo in sicurezza e a riportarlo alla calma.

Durante il controllo addosso al magrebino veniva rinvenuto tra la cintola dei pantaloni e gli indumenti intimi un coltello tipo da cucina lungo 32 cm, mentre all’interno di una tasca del giubbotto venivano rinvenuti e sequestrati un coltellino e un paio di forbici lunghe 14 cm.

Accompagnato presso gli Uffici del Commissariato veniva sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici che ne rivelavano le esatte generalità..

Dopo le formalità di rito veniva tratto in arresto per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, minacce gravi e porto abusivo di armi atte ad offendere.

Da un controllo ancora più accurato, inoltre, gli agenti rinvenivano tra gli oggetti personali dell’arrestato una chiavetta USB di cui non solo non sapeva dare una spiegazione sul possesso ma non sapeva neanche descrivere cosa vi fosse registrato all’interno.

Insospettiti, gli agenti controllavano immediatamente il contenuto del supporto informatico ed emergeva che all’interno della chiavetta vi erano dei documenti in formato Word tra i quali un curriculum vitae di una 24enne fabrianese.

Senza ombra di dubbio i documenti non erano riconducibili al marocchino tant’è che da un interrogazione alla banca dati SDI i poliziotti scoprivano che la legittima proprietaria aveva sporto regolare denuncia del furto della sua chiavetta USB trafugata insieme alla sua borsa riposta nel sedile lato passeggero della sua autovettura parcheggiata vicino alla sua abitazione.

Di fronte all’evidenza il cittadino extracomunitario si trincerava dietro un silenzio: veniva, quindi, denunciato an che per il reato di ricettazione.