FERMO 5 AGO. Un diverso rapporto con il territorio reso necessario dalla forte contrazione delle risorse statali, che porterà necessariamente a ridefinire le priorità per i territori nel bilancio regionale. È lo scenario di fondo descritto dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, che ieri mattina ha incontrato a Vila Poggio Verde di Altidona trentasei sindaci e il presidente della provincia di Fermo. All’incontro hanno partecipato anche i consiglieri regionali del territorio.
“Con un bilancio regionale con una riduzione da 400 a 170 milioni realmente disponibili – ha detto Ceriscioli – è evidente che siamo davanti non a una riduzione della spesa, ma a una ridefinizione dei compiti amministrativi. In questo quadro si dovranno compiere delle scelte difficili, da condividere con i territori e in primo luogo con i sindaci, che rappresentano i bisogni reali delle comunità amministrate”.
Tra le priorità indicate dal presidente per il confronto, il recupero del fondo sociale, il trasferimento delle funzioni delle Province, il recupero della terza corsia dell’A14 fino a Pedaso (che implicherebbe una ricaduta positiva sul territorio con le opere compensative), la difesa della costa, dragaggi e ripascimenti, la valorizzazione delle aree interne, le questioni sanitarie e in primo luogo, tra queste, il completamento dell’ospedale unico.
“La sanità – ha proseguito Ceriscioli – ci offre molte sfide, non solo quella dell’ospedale ma anche del territorio, che ha bisogno di servizi vicini ai cittadini. Quella dell’ospedale è però particolare, perché ci sono ormai, da anni, 39 milioni di euro di contributo statale per realizzare il nuovo nosocomio e fino a oggi sono mancati 31 milioni della Regione. È già stata fatta la gara, è già pronta la ditta. Abbiamo ottenuto un’ulteriore proroga dei termini fino a marzo 2016. È importante per noi trovare i 31 milioni di contributo regionale per poter partire con i lavori, garantendo così la permanenza delle risorse statali e costruendo, in questo modo, una nuova struttura di qualità per questo territorio, in un quadro di integrazione tra ospedale e servizi, tra la sanità “ordinaria” e trattamento degli acuti”.
Uguale priorità riveste la realizzazione della terza corsia autostradale fino a Pedaso, oggi ferma a Porto Sant’Elpidio. “Con il ministro delle Infrastrutture Delrio, a settembre ridefiniremo le priorità regionali – ha detto Ceriscioli – Recuperare la terza corsia fino a Pedaso, progetto oggi chiuso in un cassetto, significa disporre di risorse anche per le opere di compensazione che potranno essere utilizzate per superare il deficit dei collegamenti tra costa ed entroterra”.
“Torneremo a Fermo – ha aggiunto Ceriscioli – per rendicontare quanto fatto rispetto agli stimoli ricevuti. Questo significa lavorare in termini di sistema, con una programmazione che consenta scelte di qualità e ci permetta di uscire di dalla logica degli interventi di emergenza”. “In questo modo – ha concluso il presidente citando ad esempio una possibile programmazione dei progetti di difesa della costa – ottimizzeremo costi e interventi, risparmiando risorse ed evitando interferenze tra zone confinanti. Tutto ciò, recuperando il desiderio fare le cose rapidamente, trasformando gli indirizzi in leggi, i criteri in soluzioni, a servizio dei cittadini, accomunati dall’unica passione che deve animare gli amministratori pubblici: quella sugli obiettivi e sui servizi”.