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REGIONE MARCHE, DELIBERE SU SOSTEGNO A DISOCCUPATI E SERVIZI PER L’IMPIEGO

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Regione Marche

regione marcheANCONA 26 NOV.  Due importanti decisioni, tra le altre, hanno caratterizzato la  seduta di giunta con particolare riguardo a misure di sostegno per lavoratori disoccupati  e alla promozione e sviluppo di servizi per l’impiego, entrambe proposte  dall’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti .

Sulla prima deliberazione, si tratta di un provvedimento che stabilisce le linee guida per la ricollocazione nel mercato del lavoro di soggetti disoccupati over 45 attraverso il coinvolgimento attivo del Terzo Settore e lo stanziamento di una somma di 900 mila euro (POR Marche FSE- Inclusione sociale) per progetti finalizzati . “ La situazione di questa fascia di popolazione – spiega Luchetti –  è particolarmente difficile, i dati parlano di circa 15 mila persone nel 2012 sul territorio regionale. Abbiamo pensato quindi di attuare , secondo il Protocollo di intesa con i Sindacati, una misura che si configura sia di politica attiva che di sostegno perché incentivante e di  accompagnamento al reinserimento di questi lavoratori e lavoratrici particolarmente colpiti dalla crisi, perché disoccupati da più di 12 mesi e senza  alcuna indennità da ammortizzatori sociali . Particolarmente innovativo  il coinvolgimento del Terzo Settore come soggetto, sia cofinanziatore al 50% che attuatore di progetti finalizzati ala realizzazione di borse lavoro. Una modalità che ci permetterà di erogare un contributo mensile di 650 euro ad ogni soggetto che parteciperà ai progetti elaborati dal Terzo Settore . In sostanza questa categoria di soggetti espulsi dal mercato del lavoro da tempo e quindi in grave disagio socio-economico e di  difficile ricollocazione (anche perché solitamente con un indice di scolarità basso), parteciperanno ad un percorso integrato personalizzato per  6 mesi ( 25 ore settimanali) per una sperimentazione lavorativa, a prescindere dal titolo di studio posseduto.”   Il coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore è particolarmente strategico perché proprio, per le attività di assistenza e promozione dell’integrazione sociale, svolgono un ruolo determinante e sono in grado di intercettare e prendere in carico i soggetti in disagio economico,  avviandoli a forme di accompagnamento nei percorsi-progetto che prevederanno anche un’esperienza pratica.

L’altra decisione è altrettanto significativa per il mercato del lavoro marchigiano poiché riguarda una riforma che lo stesso assessore ha definito “storica”.  E’ stata approvata infatti la “Disciplina regionale per l’accreditamento dei servizi per il lavoro “. In sostanza sarà allargata la rete dei servizi all’impiego in raccordo con i CIOF ( Centri per l’Impiego Orientamento e Formazione) con tutti i soggetti che già operano sul territorio fornendo servizi di intermediazione in materia di incontro tra domanda e offerta di lavoro. “ E’ un provvedimento che abbiamo messo a punto con il supporto tecnico di Italia Lavoro – ha commentato Luchetti – e rappresenta un’importante strumento per mettere a sistema e raccordare i servizi offerti finora a vario titolo. Tali soggetti, infatti,  dovranno accreditarsi secondo precise modalità per inserirsi  nell’elenco regionale. Questo significherà essere legittimati ad erogare servizi per il lavoro riconosciuti dalla Regione , svolgere l’attività partecipando al sistema regionale di servizi anche mediante l’utilizzo di risorse pubbliche. Gli obiettivi sono di rilevante valenza:  ampliare i bacini di utenza dei servizi, garantire la centralità del servizio pubblico per favorire l’informazione , la riqualificazione e l’inserimento, acquisire professionalità e soddisfare fabbisogni di personale in alcune aree a forte intensità operativa.”   I soggetti, che vanno dalle cooperative alle agenzie private, alle associazione dei datori di lavoro, gli enti bilaterali, la Fondazione Lavoro dei Consulenti del Lavoro, dovranno svolgere le loro attività senza oneri per i lavoratori, interconnettersi con il sistema informativo Lavoro , inviare informazioni alla Regione e saranno soggetti alle valutazioni dell’ efficacia dei servizi offerti.     (ad’e)