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RETE IMPRESE PICENO, AZIENDE ALLO STREMO: PRESSIONE FISCALE AL 68,3%

rete_impresaASCOLI PICENO 15 FEB, -“Le piccole e medie aziende del territorio sono ormai allo stremo . La pressione fiscale al 68,3%, l’incertezza e la complessività delle norme e dei controlli, la riduzione del credito dovuta anche alla mancanza di figure che facciano da interlocutori – nelle grandi banche con il sistema economico locale, le problematiche fallimentari stanno portando molte imprese sull’orlo del baratro.

Occorre subito intervenire, soprattutto semplificando la burocrazia e attuando una riduzione dei centri decisionali e delle agenzie pubbliche operano nell’ambito delle attività economiche, a iniziare da quelle del comparto edilizio”. Così Nadia Beani, presidente di Confartigianato Ascoli Piceno, nel presentare la partecipazione di “Rete Imprese Italia” del Piceno alla manifestazione nazionale del prossimo 18 febbraio a Roma.
All’incontro, che si è svolto presso la sede della Camera di Commercio, sono intervenuti tra gli altri i presidenti di Cna Luigi Passaretti, di Confcommercio Fausto Calabresi, di Confesercenti Elena Capriotti e di Casartigiani Bruno Luzi.
Tutti hanno parlato di una situazione molto preoccupante per il futuro delle loro categorie, delle attività e del futuro occupazionale dell’ascolano, che sta subendo più di altre zone delle Marche gli effetti della crisi finanziaria e delle delocalizzazioni industriali. Tra i rimedi proposti, oltre al taglio dei privilegi, alla semplificazione normativa e all’abolizione di imposte “ingiuste” come l’Irap, anche “la riduzione delle tasse sui capitali che tornano in Italia” (Confcommercio).