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Riciclaggio auto, denunciata donna senigalliese

Anziana telefona alla Polizia per ricevere conforto e lo trova
Polizia (Foto d'archivio)

Protagonista della vicenda è stata una donna originaria dell’entroterra senigalliese ma da tempo residente in Germania per motivi di lavoro.

Alcuni mesi addietro la donna si recava da un concessionario tedesco per permutare il proprio veicolo con altro usato, di alta gamma. Dopo aver scelto il veicolo, la donna lo acquistava ed effettuava il passaggio di proprietà dal concessionario a sé medesima, pagando una cifra pari a circa 30.000 euro.

Dopo alcuni mesi, la donna veniva contattata dalla Polizia tedesca la quale le riferiva che il veicolo da lei acquistato risultava provento di reato commesso in Italia. A quel punto la donna spiegava come era entrata in possesso dell’auto ed effettuava alcune verifiche presso il concessionario ove l’aveva acquistata.

Quando la donna tornava in Italia si recava presso gli uffici del Commissariato di P.S. di Senigallia per denunciare quanto accaduto e per chiarire la vicenda.

Gli agenti, acquisita la denuncia, avviavano le indagini raccogliendo documentazione utile a ricostruire l’episodio che aveva visto vittima la donna.

I poliziotti accertavano, dunque, che effettivamente il veicolo acquistato in Germania proveniva dall’Italia e che il concessionario lo aveva acquistato da un cittadino italiano.

D’altro canto, però, il veicolo risultava essere stato denunciato, alcuni mesi prima della compravendita in Germania, quale oggetto di appropriazione indebita. Infatti il veicolo era stato preso in locazione finanziaria da una donna romana, legale rappresentante di una ditta di arredamenti, che , nel corso del leasing, non provvedeva al pagamento dei canoni, senza comunque restituire il veicolo. Motivo per cui la società di leasing denunciava la locataria per appropriazione indebita.

Dopo pochi giorni però la figlia della locataria sporgeva denuncia di furto dello stesso veicolo. Per quest’ultimo fatto la figlia della locataria veniva denunciata per simulazione di reato non ritenendosi veritiera la denuncia di furto.

Ricostruendo e ritroso il percorso del veicolo verso la Germania, i poliziotti accertavano che questo, previa falsificazione della carta di circolazione, prima che venisse denunciato il furto, era stato venduto al concessionario tedesco da un uomo di origini calabrese , S.F. di anni 22, che risultava avere pregiudizi in materia di reati contro il patrimonio.

Pertanto, gli agenti, alla luce dei complessi accertamenti effettuati, procedevano a deferire all’A.G. l’uomo identificato per il reato di riciclaggio e per la falsità documentale