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Rifiuti illegali da altre regioni: multate 188 aziende

Rifiuti illegali provenienti da altre regioni: multate 188 aziende

Rocce, terra, materiali ferrosi e vari tipi di materiali non pericolosi. Sono i rifiuti scaricati irregolarmente in due impianti di recupero appartenenti a una società di Castelbellino. Molti Tir trasportavano rifiuti da demolizione senza i relativi documenti di carico, oppure i documenti c’erano e riportavano un preciso impianto come destinazione finale, ma lo scarico avveniva altrove.

I carabinieri forestali di Ancona, Jesi, San Marcello, Senigallia e Genga hanno notificato sanzioni per oltre 14 milioni di euro a ben 188 società. Le aziende incriminate facevano base in 17 province di Marche, Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Puglia, Campania, Umbria e Lazio. Castelbellino.

L’illecito trovato è di tipo amministrativo: il conferimento avveniva con il formulario di trasporto (documento che identifica il carico) incompleto, inesatto e in alcuni casi del tutto inesistente. Le sanzioni fanno seguito agli accertamenti dell’indagine chiamata “Fango & cash” diretta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Ancona, illecito consiste sul trasporto irregolare di 640mila tonnellate di rifiuti.

Nell’ambito dell’indagine erano già state eseguite misure cautelari per 5 persone e 4 società. Per quanto riguarda le Marche, le aziende coinvolte hanno sede nelle province di Ancona (125 ditte), Macerata (27 ditte), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (3) e Fermo. Fuori Regione, le province coinvolte sono quelle di Caserta, Chieti (2 aziende), Foggia, Milano, Modena, Napoli, Pordenone, Pescara (3 aziende), Perugia (4 aziende), Roma (6 aziende), Rimini e Teramo. ABov