ANCONA 26 GEN. Nell’ambito della riforma della Pubblica Amministrazione è prevista anche l’adozione di un decreto legislativo di “riordino” delle Camere di Commercio che il Governo ha rinviato alla prossima riunione del Consiglio dei Ministri del 29 gennaio.
Il testo del decreto legislativo sulle Camere di Commercio, a dispetto di quanto previsto dalla legge delega, mette in serio pericolo la tenuta occupazionale e i servizi alle imprese prevedendo riduzioni di personale con conseguenti esuberi.
Per la FP CGIL devono essere salvaguardati i 243 dipendenti delle Camere di Commercio delle Marche, i 25 dipendenti delle Aziende Speciali delle CCIAA marchigiane ed i 9 lavoratori dell’Unione Regionale. In sostanza, vanno salvaguardati i livelli occupazionali secondo quanto disposto dalla legge delega.
La FP CGIL delle Marche ritiene che le funzioni debbano essere assicurate territorialmente dal sistema camerale, considerando a tal fine fondamentale la permanenza dell’attuale strutturazione funzionale nel territorio dei presidi, indipendentemente dagli accorpamenti delle Camere di Commercio che verranno decisi, nella convinzione che prossimità alle imprese ed ai cittadini si può garantire solo mantenendo l’attuale decentramento territoriale.