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Risposta del Sindaco di Camerino Sborgia su Fondi PNRR

Camerino
Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia

Risposta del Sindaco di Camerino Sandro Sborgia sui Fondi PNRR.

Negli ultimi giorni abbiamo assistito a un ritrovato attivismo polemico del gruppo consiliare di minoranza “Radici al futuro” che torna a criticare l’operato dell’Amministrazione in carica con generiche quanto strumentali e infondate accuse di incapacità amministrativa motivate dal non essere stati in grado di accedere ai fondi relativi al “Contratto istituzionale di Sviluppo” e di essere stati tra i Comuni che hanno avuto minori risorse derivanti dai fondi integrativi del PNRR. Alle grida della minoranza hanno fatto eco quelle del neonato gruppo estivo denominato “Per Camerino” che in Consiglio comunale e successivamente con comunicati stampa, ha lamentato lo scarso coinvolgimento dovuto a una gestione accentrata.
In ultimo, alla notizia circa l’esistenza di un gruppo di persone, di volontari, che a titolo completamente gratuito collabora con l’Amministrazione comunale per la predisposizione di idee progettuali per poter accedere ai fondi del PNRR, il gruppo consiliare “Radici al futuro” si è detto “sorpreso e indignato” per il silenzio che ha avvolto la disponibilità’ di queste persone. Forse avremmo dovuto dare maggiore risalto alla notizia attraverso grandi paginate di giornale e titoloni a caratteri cubitali per dire che stiamo semplicemente cercando di fare il nostro lavoro a dispetto di coloro che in questi due anni e mezzo di consiliatura alle declamate offerte di collaborazione non hanno mai fatto seguire alcun atto concreto.
Accantonata la “notizia”, cerchiamo di fare chiarezza e sgomberare il campo dalle tante inesattezze, più o meno consapevoli, circolate in questi giorni:
Il comune di Camerino, come tanti altri comuni del cratere, non è risultato tra i fortunati destinatari dei fondi erogati con il “Contratto Istituzionale di Sviluppo”. Va precisato che si tratta di fondi erogati con L.178 del 30/12/2020 (legge di bilancio 2021) e che nulla hanno a che vedere con i fondi PNRR. La Regione Marche dopo aver imposto ai comuni una lotta contro il tempo (circa due mesi) per dotarsi di progetti, con DGR 866 del 6 luglio 2021 ha stabilito che gli elaborati avrebbero dovuto rispondere ai seguenti requisiti:
– cantierabiltà, intesa come tempi stimanti per l’effettivo avvio dei lavoro;
– complementarietà ed integrazione rispetto ad altri investimenti già finanziati, in corso di realizzazione o già realizzati;
– creazione di partnership, forme di rete o di aggregazioni tra i soggetti coinvolti (enti pubblici).
Il comune di Camerino, nonostante l’indisponibilità di progetti aventi il livello di avanzamento richiesto e con una struttura tecnica completamente assorbita nelle attività’ di ricostruzione, ha comunque partecipato alla presentazione di progetti attraverso la via della forma aggregata con il comune di Muccia per un caso e con altri 18 comuni per un altro.
Arriviamo ai progetti PNRR: preliminarmente sono destituite di fondamento le affermazioni secondo le quali sarebbe stato perso “un treno che non passa due volte”. Forse affannati nella disperata ricerca di confutare dati tutt’altro che negativi, sembrerebbe essere sfuggito ai componenti i gruppi consiliari il particolare che alla nostra città’ sono stati erogati finanziamenti per un importo complessivo totale di quasi 30 milioni di euro (29.760.000 euro) così ripartiti: 1.160.000 sulla linea di intervento A3.1 rigenerazione urbana; euro 345.000 linea A4.5 investimenti sulla rete stradale; euro 10.000.000 linea A3.2 per progetto di rifunzionalizzazione di porzione ex complesso denominato “Le Casermette” per la realizzazione di depositi di sicurezza per il ricovero di opere d’arte con annesso laboratorio di restauro; 18,25 milioni di euro per la realizzazione di un “centro di ricerca sulle scienze e tecniche della ricostruzione fisica, economica e sociale” coordinato dalla nostra Università’ linea b4.1.
Riguardo i finanziamenti relativi alla linea A3.3 aventi ad oggetto progetti per: la realizzazione e il consolidamento di percorsi e cammini culturali; rifunzionalizzazione delle S.A.E.; interventi per ammodernamento e messa in sicurezza di impianti sportivi, che i consiglieri comunali agitano a dimostrazione della supposta azione fallimentare del sindaco, omettono di riferire che la Regione Marche ha deliberatamente impedito non solo al comune di Camerino ma a tutti i comuni del cratere, di poter presentare progetti per tale linea di intervento scegliendo, in via del tutto arbitraria e a nostro avviso palesemente illegittima, di finanziare quei progetti che non avevano trovato risorse nell’ambito della misura del “Contratto Istituzionale di Sviluppo”. Un metodo che noi riteniamo sbagliato oltre che ingiusto. Di fronte a questi ripetuti esempi di mancata visione strategica per lo sviluppo futuro di un’area particolarmente disagiata, ci saremmo aspettati una presa di posizione decisa, una vibrante protesta per evitare che si consumasse un torto in danno dei tanti comuni esclusi soprattutto dell’area maceratese a dispetto di quella ascolana dove, invece, sono state dirottate risorse ingentissime.
Considerato il delicato momento storico che la città’ sta attraversando alle prese con una ricostruzione che ha ancora bisogno di una forte spinta alla velocizzazione; di una crisi pandemica che non sembra allentare la sua aggressività e del periodo festivo che volge al termine, avevamo scelto la strada del silenzio per evitare alla cittadinanza il solito triste spettacolo delle inutili polemiche politiche nella speranza che potesse trascorrere le festività natalizie in un clima di serenità. Purtroppo non è stato possibile. Invitiamo i gruppi consiliari a essere costruttivi, a presentare proposte progettuali serie e concrete sulle quali poter discutere e aprire dibattiti evitando il solito chiacchiericcio che non produce altro che confusione e dispersione di tempo ed energie. Cogliamo l’occasione per ringraziare le tante persone che si sono poste a disposizione dell’amministrazione a titolo gratuito e tutte quelle che vorranno farlo, per contribuire a far sì che questa città possa ritornare, un giorno, a svolgere quel fondamentale ruolo di riferimento per l’intero territorio montano cui per troppo tempo ha rinunciato.