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Sabato a Borgo Pace si inaugura la Casa della Scrittura

Borgo Pace
Casa della Scrittura

BORGO PACE (Pesaro e Urbino)- Borgo Pace, piccolo comune ai piedi dell’Appennino, è la dimostrazione che la cultura non si può fare soltanto nelle grandi città e nei grandi luoghi ma che spesso “fare cultura” significa anche saper valorizzare quello che vive e resiste nei territori interni.
Da anni infatti Borgo Pace promuove concorsi letterari, progetti ed eventi legati al mondo della fiaba e della scrittura ed ora finalmente questi progetti saranno raccolti in una location che può contenerli e valorizzarli.

Sabato 5 novembre a Borgo Pace alle ore 10 si inaugurerà infatti la Casa e Museo della Scrittura, luogo pensato e ideato da “Libraria, il palcoscenico del Libro” e fortemente voluto dall’amministrazione comunale per rendere omaggio e tramandare i generi della scrittura e le sue declinazioni editoriali, per sottolineare la figura dello scrittore e per mettere sotto i riflettori il territorio e le sue tradizioni.
Una antica conceria dismessa diventerà uno spazio multifunzionale pronto ad accogliere l’operato di professionisti, spazio ideale per studio, presentazioni, letture pubbliche ed attività culturali.
All’interno della casa è stato accolto anche il Museo del Carbonaio con foto di Tonino Mosconi che raccontano l’antichissima arte dei carbonai.
Qui dove i torrenti Meta e Auro s’incontrano per “scrivere” il corso del Metauro, in 12 acquari sono stati raccolti 60 modelli letterari che esplorano, mediante una combinazione tra visivo e audio, l’arte della scrittura a trecentosessanta gradi.

“Dopo i lunghi periodi di reclusione e distanziamento -sottolinea Romina Pierantoni sindaca di Borgo Pace- poter aprire le porte di un luogo in cui l’incontro, il confronto e la libertà di pensiero la faranno da padrone è sicuramente un sogno che, dopo oltre 4 anni si realizza. La magica cornice del parco delle Conce, là dove nasce il Metauro e dove la pace regna indiscussa ci auguriamo essere la giusta sede in cui ciascuno possa trovare un po’ di serenità e arricchimento culturale. Questa ci è sembrata anche l’occasione giusta per installare nel belvedere sopra la confluenza una panchina rossa simbolo della lotta alla violenza contro le donne, per non dimenticare ma soprattutto per imparare>.

Altro momento molto importante sarà la presentazione del libro “Caro Foglio ti scrivo”, la cui prefazione è stata scritta da Elena Bonetti, già Ministro della Famiglia, edito da Capponi Editore, che ha saputo cogliere il valore di quanto prodotto con l’omonimo progetto realizzato grazie ad un contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, curato dell’Istituto Grafologico Internazionale Moretti di Urbino, dalla Soc. Coop. Vademecum di Ascoli Piceno, e dal comune di Borgo Pace che ha voluto metterlo a disposizione dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie di tutto il territorio dell’Alta Valle del Metauro.
L’appuntamento sarà alle ore 11 allo Spazio Metauro in via Taramone,
“Da sempre siamo attenti alle manifestazioni più innovative del sapere -spiega la casa editrice Capponi Editore- e fin da subito abbiamo abbracciato questo interessante progetto editoriale che costituisce un momento di riflessione e di aiuto per la comprensione del valore della scrittura e del disegno come strumento di conoscenza e di comprensione dell’emotività dei bambini>.

Infatti -come sottolineano i grafologi- il progetto è stato pensato per essere un valido strumento d’aiuto per chi, insegnati o genitori, vuole orientarsi in modo semplice ma immediato nella comprensione dei segni grafici (i disegni) e nella scrittura dei bambini.
Caro foglio ti scrivo, è quindi un pretesto per poter continuare a tenere vivo il dibattito sulla necessità di considerare la scrittura un “particolare” importante della nostra essenza umana, una forma di espressione, uno strumento antico che non deve e non può essere superato dalla brevità limitante di un emoticon o di una frase troncata per velocizzare un sms. Dobbiamo essere consapevoli che più questo avviene più perdiamo qualcosa non solo nel saper scrivere, ma anche nella capacità tutta umana di dare forma alla parola e di poter rintracciare nella scrittura manuale la parte emotiva, le abilità, le tendenze e le attitudini di ciascuno.