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Senigallia, gli rubano la bici ma la ritrova. La Polizia denuncia un soggetto per ricettazione

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Commissariato Senigallia

Si è risolta positivamente la vicenda che ha visto come protagonista un cittadino di Senigallia al quale, in zona porto, era stata rubata una bici del valore commerciale pari a circa 1000 euro.
L’uomo, trovandosi in via Sanzio in area prossima a dove attualmente opera il luna park, si avvedeva della presenza di una bici legata ad un palo del tutto somigliante a quella che, qualche mese prima, gli avevano sottratto e per cui aveva già sporto denuncia di furto. Avvicinatosi alla bici, l’uomo notava alcuni particolari che la rendevano indubbiamente corrispondente a quella asportatagli.
L’uomo, dunque, tramite il numero unico di emergenza 112, si metteva in contatto con l’operatore del Commissariato di P.S. di Senigallia che provvedeva ad inviare immediatamente un equipaggio della Squadra Volante.
Gli agenti, giunti sul posto, prendevano contatti con il richiedente e, ritenendo che il possessore della bici di provenienza furtiva potesse essere in zona, effettuavano un’attività di controllo finalizzata a risalire a chi avesse la disponibilità della bici in questione. Dopo diversi minuti di attesa, i poliziotti notavano avvicinarsi alla bici un giovane che apriva la catena con cui la bici era legata al palo. A quel punti gli agenti raggiungevano il giovane il quale, su precisa domanda degli agenti circa la provenienza della bici, forniva vaghe indicazioni dicendo di averla acquistata tempo prima nei pressi della stazione ferroviaria di Senigallia. Successivamente si recava sul posto il genitore del giovane trovato in possesso della bici il quale riferiva di aver provveduto egli all’acquisto della bici, presso la stazione ferroviaria di Senigallia, da una persona che gliela offriva al prezzo di 100 euro.
I poliziotti, sulla base di quanto riferito dal denunciante il furto della bici, effettuavano una verifica più scrupolosa da cui emergeva la presenza di una seria di elementi di riconoscimento del veicolo, che erano stati personalizzati o sostituiti, da cui si otteneva riscontro circa la reale proprietà della bici in questione.
Gli agenti, dunque, provvedevano al recupero della bici che veniva restituita al legittimo proprietario ed al contempo provvedevano a deferire all’autorità giudiziaria, per il reato di ricettazione, l’uomo che aveva ammesso essere l’autore dell’acquisto della bici di provenienza furtiva.