Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina, gli agenti del Commissariato di P.S. di Senigallia sono stati impegnati in una prolungata attività di indagine che ha consentito di accertare un modus operandi già emerso invero, in altre occasioni, e che riguarda la vendita di documenti di identità per consentire l’accesso nel territorio nazionale di stranieri non comunitari altrimenti irregolari.
L’indagine è partita da una segnalazione pervenuta tramite un Ufficio di Polizia della Calabria ove, qualche tempo addietro, era giunto in aeroporto, proveniente da Malta, un giovane di origine nigeriana che, al momento del controllo, nonostante apparisse piuttosto giovane d’età, esibiva documenti, tra cui un permesso di soggiorno ed una carta d’identità, intestati ad un soggetto di anni 30.
I poliziotti, notando l’anomalia, sottoponevano il giovane al controllo ed effettivamente risultava che la persona i cui dati erano riportati sui documenti, non corrispondeva a quella appena sbarcata dall’aereo. In effetti, il giovane, compreso di essere stato scoperto, dichiarava di esser giunto a Malta, tramite un viaggio in mare, e lì di aver incontrato una persona che gli vendeva i documenti, previo pagamento di diverse centinaia di euro, che gli consentivano di arrivare in Italia.
Poichè i documenti risultavano appartenere ad una persona di origine nigeriana già residente a Senigallia, gli agenti del Commissariato di P.S. avviavano le indagini ricostruendo i movimenti del titolare dei documenti al fine di rintracciarlo.
Venivano sentite persone e controllati i luoghi in cui l’uomo aveva abitato, accertando l’uomo da qualche tempo si era trasferito all’estero.
Dopo qualche giorno, però, l’uomo si presentava in Commissariato per denunciare di aver smarrito i propri documenti, fornendo generiche ricostruzioni circa le circostanze dello smarrimento ma precisando che il fatto era accaduto mentre si trovava in viaggio per turismo nell’isola di Malta.
Gli agenti, a quel punto, alla luce delle notizie raccolte e del racconto fornito dall’uomo, avviavano ulteriori verifiche, acquisendo documentazione straniera da cui risultava che l’uomo aveva già denunciato lo smarrimento dei documenti presso la Polizia di Malta. In particolare, si accertava che l’uomo aveva presentato denuncia qualche giorno dopo che il giovane, fruendo dei documenti illecitamente acquistati, era atterrato in Calabria.
Pertanto, l’uomo che aveva venduto i propri documenti mentre si trovava a Malta veniva denunciato per il reato di falso ideologico e per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.