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Sindacati, chiesto confronto alla Regione Marche su appalti e legalità

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ANCONA 14 LUG. Appalti e legalità, i sindacat di Cgil, Cisl e Uil hanno formalizzato la richiesta lla Regione Marche di un confronto immediato sul tema, visti gli eccessivi ritardi rispetto alle altre regioni.
Ecco le dichiarazioni dei tre sindacati in merito.

“Nonostante le ripetute richieste di incontro e l’occasione di confronto creata attraverso il convegno dell’11 maggio, dopo più di un anno non siamo ancora riusciti a capire cosa intende fare la giunta sul tema della legalità, della trasparenza e degli appalti.  La questione è assolutamente importante e non può essere derubricata o trascurata fino al punto di non aver nemmeno capito chi, nella giunta, avrebbe la delega politica per affrontare queste tematiche.
Come sindacato, abbiamo ripetuto più volte che nel settore degli appalti, pubblici e privati, lavorano più di 40.000 persone e il lavoro spesso diventa l’elemento da comprimere e su cui fare leva per contenere le spese. Resta il tema non affrontato del rafforzamento della S.U.A.M. (stazione unica appaltante), anche alla luce delle modifiche normative recenti e quello dell’introduzione di regole stringenti e condivise nella costruzione dei bandi e capitolati di appalto.
Mentre altre regioni stanno lavorando con le parti sociali, per prevenire, monitorare e contrastare l’illegalità e lo sfruttamento attraverso la firma di importanti protocolli e l’approvazione di leggi regionali (come nel caso dell’Emilia Romagna), nella nostra regione non si riesce nemmeno ad ottenere la possibilità di un confronto.
Chiediamo pertanto al Presidente della Regione Ceriscioli di dare un segnale forte in questo senso, convocandoci in tempi brevissimi per definire un piano di impegni ormai necessario e indispensabile”.