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Sistema Portuale dell’Adriatico Centrale, Busilacchi (Pd) ne chiede l’attuazione

Porto di Ancona
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Porto di Ancona

ANCONA 14 OTT. Rendere pienamente operativa nel più breve tempo possibile la nuova Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, per non mettere a rischio il percorso di potenziamento già intrapreso dal Porto di Ancona, sede del nuovo soggetto. È questa l’urgenza per cui il capogruppo PD della Regione Marche, Gianluca Busilacchi ed il consigliere regionale Enzo Giancarli, hanno presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta, per sapere se lo stesso abbia già rappresentato la questione nelle sedi ministeriali competenti.
Un’urgenza, quella evidenziata da Busilacchi e Giancarli, che si è fatta ancor più pressante nei giorni scorsi, dal momento che la Regione Abruzzo ha espresso la volontà di trasferire i propri porti di Pescara e di Ortona – che insieme a quelli di Ancona, Falconara, Pesaro e San Benedetto del Tronto (esclusa la darsena turistica) sono state inserite dal Ministero nell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale – nell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale, d’intesa con la Regione Lazio.
“La Regione Abruzzo vuole fare sinergia con i porti laziali affacciati sul Tirreno, giustificando tale scelta con l’intento di costituire un asse trasversale fra i porti del Mediterraneo occidentale della penisola iberica e quelli dei Balcani – spiegano Busilacchi e Giancarli –, ma l’Abruzzo, come le Marche, fa parte della Macroregione Adriatico-Ionica e avrebbe molto più senso stare insieme per rappresentare un ponte verso i Paesi affacciati sulle coste est dell’Adriatico. E, comunque, Marche e Abruzzo sono insieme nell’Autorità di Sistema Portuale perché stabilito dal decreto del Ministero”.
“Siamo molto contenti che il ministro Delrio abbia proposto Rodolfo Giampieri come Presidente della nuova Autorità, sia perché è un nostro concittadino, sia perché questo rafforza Ancona nel medio Adriatico – dicono Busilacchi e Giancarli –. Ora è importante che l’Autorità di Sistema possa partire subito e con il bacino territoriale indicato dal Ministero, altrimenti non potrebbe dispiegare la sua piena funzionalità. Il fatto che l’Abruzzo possa sfilarsi, quindi, è da evitare. Anche perché se la nuova Autorità non diventasse operativa entro breve, gli organi ancora in carica avrebbero l’obbligo di adottare solo atti di ordinaria amministrazione, pregiudicando la possibilità di avviare procedimenti più complessi. Uno scenario che rischierebbe di compromettere anche l’attuazione di un percorso di rilancio e sviluppo del Porto di Ancona, voluto e sostenuto con lungimiranza anche dalla Regione Marche”.
Il Comune di Ortona, intanto, come ricorda l’atto presentato da Busilacchi e Giancarli, lo scorso 14 settembre ha approvato un ordine del giorno per riallacciare i rapporti con l’Autorità portuale di Ancona al fine di ottenere una rappresentanza di Ortona nel costituendo Cda della nuova Autorità di Sistema Portuale, ambito in cui ritiene necessario e opportuno ricavare spazi operativi e di crescita commerciale per lo scalo ortonese.