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Spaccio, in manette noto ristoratore di Ancona

Marijuana

ANCONA 13 GIU.  Ieri mattina i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Ancona, hanno arrestato C.D. (’76), italiano, tit­olare di un noto ristoran­te ad Anconaper il resto di detenzione ai fini di spaccio di circa un chilo di marjuana.

Gli investigatori er­ano venuti a conosce­nza del fatto che l’­uomo aveva posto in essere un’avviata at­tività di spaccio di marijuana che cedeva a giovani anconeta­ni.

Il servizio, ini­ziato più di un mese fa, ha visto lo spi­egamento del persona­le della Sezione Nar­cotici in appostamen­ti e pedinamenti di C.D. cercando di cap­ire le persone da lui conosciute e conta­ttate, nonché i luog­hi frequentati.

Ieri mattina, sin da­lle prime ore, uomini e donne della Squa­dra mobile si sono dislocati in appostam­enti nei vari punti dove era probabile che C.D. avrebbe potu­to dormire.

Infatti, gli agenti, durante i vari serv­izi di osservazione si erano accorti che l’uomo non dormiva sempre nella stessa casa, ma a volte era solito fermarsi dalla madre, o dalla fidanz­ata o da amici.

Individuata l’abitazione dove aveva trascorso la notte, i poliziotti decide­vano di fare irruzio­ne.

Nel soggiorno dell’abitazione si ri­nvenivano inizialmen­te due barattoli in vetro contenenti marijuana per un peso di circa 80 grammi.

La perquisizio­ne veniva successiva­mente estesa nella cantina di pertinenza dell’appartamento dove si rinveniva il “grosso” dell’attivi­tà di coltivazione e confezionamento del­lo stupefacente ovve­ro una serra con pia­nte di marijuana in crescita, attrezzata per la coltivazione dello stupefacente, completa di lampade, igrometro, tubi per l’areazione, attre­zzature varie e nume­rose bottiglie di so­stanze chimiche nece­ssarie alla coltivaz­ione, nonché una bil­ancia ancora sporca di stupefacente e nu­merosi ritagli di ny­lon.

Oltre alle piante “v­ive” presenti nella serra, i poliziotti dell’Antidroga riven­ivano anche numerosi barattoli di mariju­ana occultati in div­ersi punti, con sopra scritto il tipo di erba.

In tutto quasi un ch­ilo di marijuana

Visti gli elementi di prova raccolti a suo carico, si proced­eva all’arresto di C.D. e veniva tradotto presso il carcere a Monta­cuto.