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Storditore in tasca, denunciato ragazzo dalla Polizia ad Ancona

Controlli e sicurezza della Polizia nel territorio ascolano

Nel pomeriggio di ieri operatori della Squadra Volante si portavano in zona centro per prestare ausilio a personale sanitario, attivato per la segnalazione di un ragazzo, che si trovava nella propria abitazione in preda ad allucinazioni ed atteggiamenti pericolosi nei confronti del padre.
Durante il tragitto giungeva agli agenti, via radio, nota che il giovane si era allontanato da casa facendo perdere le proprie tracce prima dell’arrivo in loco dei sanitari.
Veniva diramata descrizione dettagliata del predetto, che inoltre aveva al seguito un trolley di medie dimensioni di colore celeste ed uno zainetto nero.
Gli operatori si mettevano quindi alla ricerca del ragazzo e nel percorrere Piazza Cavour vedevano in strada, da solo, un giovane corrispondente alla descrizione. Gli agenti lo avvicinavano, lo fermavano, identificandolo per il giovane segnalato, un cittadino italiano di 20 anni.
Il ragazzo, che appariva calmo e collaborativo, forniva subito il documento di identità richiesto e nel farlo, apriva lo zainetto nero portato in spalla in quel momento mostrando involontariamente agli operanti il contenuto.
Immediatamente questi ultimi notavano all’interno dello zainetto la presenza, di uno storditore della lunghezza complessiva di cm 24, in plastica di colore grigio, nonché di due punzoni in metallo conduttore e di due batterie.
L’oggetto atto ad offendere, di cui non è consentito dalla legge il porto, veniva debitamente sequestrato dagli agenti. Inoltre, alla luce di quanto accertato, il ragazzo veniva deferito, in stato di libertà, per il reato di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere.
Sul posto, il giovane, dopo aver firmato gli atti di rito, iniziava a mostrare i segni di allucinazione che avevano dato inizio alle sue ricerche in strada. Infatti, il ragazzo asseriva di sentire delle voci di persone politicamente illustri che gli consigliavano di compiere su se stesso gesti inconsulti e dinanzi agli operatori intratteneva discorsi con queste presunte voci che sosteneva di sentire da circa un mese a questa parte.
Pertanto, gli agenti richiedevano l’ausilio in loco del personale sanitario, che giungeva. Il giovane, spontaneamente, saliva a bordo dell’ambulanza per essere trasportato presso il P.S. di Torrette per ulteriori accertamenti.