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Strutture zootecniche, premi latte raddoppiati per zone colpite dal sisma

peste suina
Strutture zootecniche
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ANCONA 30 OTT.  “Una buona notizia per gli allevatori marchigiani e un sostegno concreto a favore della bovinicoltura da latte nelle aree montane colpite dal sisma del 24 agosto scorso, che vedono raddoppiato il premio. Un grazie va al ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, che ha colto il grido d’allarme proveniente dalla aree interne devastate dal terremoto e recepito le indicazione degli assessori regionali Agricoltura delle Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo in merito alla tragica situazione in cui versa la zootecnia appenninica”. Lo afferma la vicepresidente e assessore all’Agricoltura, Anna Casini, commentando la notizia dello stanziamento di 31 milioni di euro per il sostegno al reddito degli allevatori: 21 milioni sono europei, 10 nazionali. Andranno ai settori zootecnici in crisi, individuati negli allevamenti montani di bovini da latte, suinicoltura e ovini. “La bovinicoltura da latte montana avrà la quota di risorse più consistente: 14 milioni – spiega Casini – Alle aziende delle aree terremotate dell’entroterra verrà riconosciuto un premio doppio rispetto a quello delle altre zone. Una prima stima indica circa 80 euro a capo, ma l’entità finale verrà stabilita sulle base delle domande presentate. Questi aiuti si sommano a quelli già fissati con il decreto terremoto. Cercheremo ora di estendere questa opportunità anche nelle zone colpite dal terremoto del 26 ottobre”.  Alla suinicoltura sono destinati 10 milioni di euro, incentrati sui piccoli allevamenti e per favorire il benessere degli animali. Le aziende con meno di mille scrofe avranno un incremento di premio del 25 per cento. Agli ovini andranno circa 10 milioni per migliorare la qualità del latte prodotto. I dettagli tecnici e operativi delle misure introdotte saranno definiti entro novembre. Le aziende potranno accedere agli aiuti previsti già nel primo trimestre 2017. “Dal primo gennaio, poi – ricorda l’assessore – sarà obbligatoria l’indicazione dell’origine della materia prima in etichetta per latte, formaggi e yogurt. Un’occasione importante per un concreto sostegno a tutta la filiera di produzione lattiero casearia nazionale, un tassello strategico per dare una mano soprattutto ai nostri allevatori”.