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Teatro Arcevia: stagione di prosa 2023, cinque spettacoli in cartellone

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“A noi amministratori dei comuni delle aree interne piace riportare i margini al centro, coltivarli e renderli spazi vitali e accoglienti. Tentiamo ogni giorno di superare le difficoltà di questa crisi globale che ci attanaglia e talvolta immobilizza, ma continuiamo con fermezza a percorre la strada della crescita; o almeno la tentiamo. La crisi che si è andata a delineare negli ultimi anni ha generato un progressivo e generale impoverimento culturale alimentando una crisi socio-economica sempre più profonda. È fondamentale che le piccole amministrazioni locali investano su risorse ed energie già presenti sul territorio per valorizzare le realtà sociali e culturali già in essere e favorire l’incontro con la comunità”.

Con queste parole, l’amministrazione comunale di Arcevia lancia la Stagione di Prosa 2023 del Teatro Misa che avrà luogo dal 15 gennaio al 5 maggio 2023, promossa dal Comune con la direzione artistica Teatro Giovani Teatro Pirata, in collaborazione con AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali e A.N.P.I. Sezione Arcevia, e con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Marche, e di CMS Consorzio Marche Spettacolo.

Cinque gli spettacoli in cartellone, perlopiù inerenti ad un teatro contemporaneo per offrire uno spazio di incontro, di riflessione, di crescita e condivisione a chiunque voglia continuare a nutrirsi di bellezza. Dal 13 dicembre, e fino al 13 gennaio, sono in vendita i nuovi abbonamenti per la stagione: quattro spettacoli sono in abbonamento ed il quinto è in omaggio per chi si abbona. Le prenotazioni e le vendite sono presso il Centro Culturale San Francesco di Arcevia (tel. 0731.984561), presso il Teatro Giovani Teatro Pirata (0731.56590) e presso Amat Biglietterie del Circuito (tel. 071.2072439). Il costo degli abbonamenti per platea e palchi centrali 50 euro intero e 40 euro ridotto, palchi laterali 40 euro intero e 30 ridotto.

L’inaugurazione della stagione è domenica 15 gennaio ore 17 con “L’amico di tutti” di e con Paolo Camilli, in una produzione del gruppo creativo composto da Paolo Camilli, Moira Angelastri, Andrea Cappadona.

Paolo Camilli è attore, comico e content creator, che ha debuttato in TV nella trasmissione “La TV delle ragazze – Gli Stati Generali” su Rai3, ed è coprotagonista nella serie “Ritoccàti” e “Ritoccàti 2”. Lo spettacolo prende il via dalla domanda: cosa succederebbe se un giorno l’amico immaginario della nostra infanzia, quello a cui affidavamo la parte più vera e segreta di noi, venisse a cercarci e a vedere come siamo diventati?

“L’amico di tutti” è un monologo a più voci in cui trovano spazio personaggi simbolici ed estremi, tutti animati da una comicità surreale e satirica su temi come la polemica sul gender, l’intolleranza, la discriminazione sessuale, il razzismo e l’hate speech, trattati con una chiave brillante e graffiante. È un viaggio onirico, o un sogno lucido, che ha a che fare con il nostro destino individuale e collettivo; una catarsi ironica; un’esilarante “chiamata alle armi”.

Domenica 19 febbraio alle ore 17 Nicola Di Chio e Miriam Selima Fieno firmano lo spettacolo “From Syria: is this a child?”, con Abdo Naseef Alnoeme e Giorgia Possekel, regia Nicola Di Chio e Miriam Selima Fieno. La produzione è di Tieffe Teatro Menotti e Bottega degli Apocrifi. Lo spettacolo è stato ospitato in residenza 10 giorni al Teatro Misa di Arcevia (settembre 2021) con la supervisione di Gilberto Santini (Direttore AMAT), all’interno del progetto “Alte Marche Creative – Cuore accogliente dell’Appennino” (Strategia Nazionale delle Aree Interne – Snai, Por Marche Fesr 2014/2020).

Nella pièce la storia vera di Giorgia, una ragazzina italiana che sta vivendo il dramma della separazione dei genitori, si incrocia alla storia vera di Abdo, un giovane profugo siriano scappato dalla guerra. Un passato fatto di bei ricordi, momenti divertenti, fotografie e filmati per Giorgia, finito presto per via del divorzio di mamma e papà, un’infanzia mai iniziata per Abdo che, dalla finestra di casa sua, ha cominciato a riprendere con il cellulare le brutalità di una guerra che gli ha tolto tutto. E’ uno spettacolo di teatro documentario, che va alla ricerca di un equilibrio tra storia personale e storia epocale, in un intenso affresco emotivo dove la tecnologia dilata come una lente di ingrandimento il nostro presente e apre squarci su mondi non poi così distanti, mostra i volti della guerra, entra dentro le case e ne fa vedere i frammenti, i ricordi, i futuri possibili.

Sabato 4 marzo ore 21, Enrico Messina è il protagonista di “Orlando, furiosamente solo rotolando”, di e con Enrico Messina in collaborazione con Micaela Sapienza, regia Enrico Messina per una produzione Armamaxa.

Una camicia bianca, una tromba e uno sgabello è tutto quel che serve per raccontare le vicende dei paladini di Carlo Magno e dei terribili saraceni. All’essenzialità della scena si contrappongono la ricchezza ed i colori delle immagini evocate: accampamenti, cavalieri, dame, duelli, incantagioni, palazzi, armature, destrieri… Un vortice di battaglie ed inseguimenti il cui motore è sempre la passione, vera o presunta, per una donna, un cavaliere, un ideale. Sono storie senza tempo di uomini d’ogni tempo, in cui tutto è paradosso, iperbole, esasperazione.

Domenica 2 aprile ore 17 i Kanterstrasse portano in scena “I Promessi Sposi Providence Providence Providence”, con Daniele Bonaiuti, Lorenza Guerrini, Alessio Martinoli e Simone Martini, regia di Simone Martini. KanterStrasse riscrive i “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni come una graphic novel in bianco e nero, dove la storia marcia inesorabile verso un lieto fine da fiaba, ma che forse non è tale. I protagonisti dello spettacolo, due giovani in una Lombardia spagnoleggiante, si trovano a rincorrere e rincorrersi, aiutati e ostacolati da forze invisibili, i cui proponimenti non sono mai chiari nel tempo presente ma solo a posteriori, in quella che possiamo chiamare prospettiva storica.

Lo spettacolo chiude il trittico dedicato al potere che KanterStrasse porta avanti dal 2017, dopo “Amletino” e “Ubu Re”. Il potere non è sempre qualcosa di tangibile, anzi a volte ne sentiamo solo l’odore, il suono, le conseguenze. Quante volte, noi tutti, ci troviamo di fronte a cambiamenti, situazioni e decisioni che sono state preparate e costruite altrove, in un altrove indefinibile e non individuabile.

Chiude la stagione uno spettacolo fuori abbonamento, in collaborazione con A.N.P.I. sezione di Arcevia.

Venerdì 5 maggio ore 21, Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani sono autori e protagonisti di “Pazi Snajper attenzione cecchino”, per la regia di Luca Bollero, in una produzione Il Contato del Canavese, Bonawentura, Babelia & C progetti culturali, BEE. Il cecchino è il protagonista implacabile che osserva dall’alto della sua postazione lo scorrere davanti ai suoi occhi della vita nella città ferita, è un tiro andato a segno a dargli la gioia di un lavoro ben fatto. Agisce dentro ad una condizione di attesa, così come dentro ad un tempo sospeso si trovano a vivere, non per loro scelta, le sue vittime.

Lui e Lei, rimasti nell’unico appartamento di un intero condominio abbandonato nel quartiere di Grbavica nella Sarajevo assediata, anche loro in attesa che accada qualcosa o che qualcuno arrivi a modificare la loro condizione. L’azione è ambientata in due situazioni parallele: la postazione del cecchino inondata dal suo flusso interiore e l’abitazione di un uomo e di una donna che resistono.

Inizio spettacoli feriali ore 21, festivi ore 17.

Informazioni: Teatro Giovani Teatro Pirata / Tel. 0731 56590 Cell. 334 1684688

lun-ven 9.00/17.00 – biglietteria@atgtp.it – www.atgtp.it