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Teatro La Fenice di Senigallia, presentata la nuova stagione

ANCONA 18 GIU.  Presentata stamattina la Stagione 2017/2018 del Teatro La Fenice di Senigallia, alla presenza del Sindaco Maurizio Mangialardi, del direttore artistico di Compagnia della Rancia Saverio Marconi e del coordinatore programmazione AMAT Raimondo Arcolai.

 

Maurizio Mangialardi, Sindaco di Senigallia: “Forti ed entusiasti del successo che, anno dopo anno, vede la costante crescita del numero degli spettatori e degli abbonati siamo pronti a dare avvio alla nuova stagione teatrale con una proposta che, ancora una volta, grazie alla continua e proficua collaborazione con Compagnia della Rancia ed AMAT, coniuga l’alto profilo artistico con la capacità di intercettare gusti e interessi trasversali e intergenerazionali. Anche per il 2017-2018, proporremo un cartellone ormai imprescindibile per tutti gli amanti della prosa e della danza, dentro e fuori i confini regionali, che Senigallia è pronta ad accogliere nella suggestiva cornice del suo centro storico e del suo lungomare”.

 

Saverio Marconi, Compagnia della Rancia: “Non è retorica. Ogni città dovrebbe avere un teatro come La Fenice. E soprattutto ogni teatro dovrebbe avere un pubblico come quello che riempie ogni evento qui, con l’entusiasmo di chi riconosce il valore unico del teatro. Abbiamo un impegno profondo nei confronti dei nostri spettatori, alla loro fiducia dobbiamo rispondere sempre con una programmazione di qualità. Anche quest’anno la scommessa sul numero degli abbonamenti è aperta!”

 

Raimondo Arcolai, AMAT: “E’ sempre più stimolante lavorare con il Comune di Senigallia e Compagnia della Rancia alla stagione del Teatro La Fenice: un teatro che si conferma anno dopo anno punto di riferimento a livello regionale e che ci consente di articolare anche proposte innovative per la stagione di danza. Spazi eccellenti e un pubblico appassionato e aperto a cogliere nuove prospettive artistiche sono il connubio perfetto per realizzare forme di teatro che facciano vivere il teatro nelle sue massime espressioni.”