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Terremoto, lavoratori e imprese ancora in attesa di ammortizzatori sociali

Credito d’imposta nel cratere, Castelli sollecita: «Rifinanziare la misura»
Terremoto
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ANCONA 1 DIC. Le segreterie di CGIL CISL UIL delle Marche considerano non più rinviabile l’intervento degli ammortizzatori sociali per quei lavoratori dipendenti delle imprese che hanno dovuto sospendere la loro attività a causa del terremoto, ai quali non possono applicarsi gli strumenti ordinari come la cassa integrazione, nemmeno quella in deroga.
I contributi per il sostegno al reddito, che il decreto emanato nel mese di ottobre prevede per questi casi, non sono a tutt’oggi usufruibili in quanto le modalità di erogazione devono essere stabilite da una convenzione tra il Ministero del Lavoro e le quattro regioni interessate (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria). La convenzione, tuttavia, non è stata ancora definita dal Ministero e quindi rimane da sottoscrivere. E così, gli interventi a favore dei lavoratori – rispetto agli altri previsti dalle ordinanze e dai decreti – sono quelli che non hanno avuto efficacia.
Tale situazione non fa che aggiungere incertezza alla condizione di gravità che vivono le imprese coinvolte dal sisma e che rischia di scaricarsi ulteriormente sui lavoratori, rendendo oltretutto parziali e insufficienti alcuni condivisibili interventi di estensione degli ammortizzatori sociali, assunti nel frattempo dalla Regione Marche.