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Trasporti scolastici Marche post-pandemia: Filt Cgil e Slc Cgil Marche chiedono ritormo graduale alla normalità

Trasporti scolastici

La FILT CGIL MARCHE (trasporti) e SLC CGIL (scuola) sono preoccupati per la decisione dei prefetti delle Marche di tornare alla capienza piena negli autobus scolastici togliendo i servizi aggiuntivi in un momento dove la pandemia ancora morde.

In realtà, la linea definita dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, d’intesa con i ministri dell’Istruzione e dell’Interno, condivisa nei giorni scorsi anche dalla Conferenza unificata, era diversa .
I tavoli prefettizi dovevano definire i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale effettivamente necessari e funzionali agli orari diversificati dall’inizio delle lezioni, anche in considerazione del venir meno dei limiti di riempimento dei mezzi applicati durante l’emergenza pandemica. Una scelta avanzata per evitare criticità e garantire l’operatività.
La CGIL chiede che, dopo la fine dello stato di emergenza per il Covid-19 dal primo aprile fino al termine dell’anno scolastico, di garantire i servizi aggiuntivi di trasporto pubblico utilizzato dagli studenti in considerazione degli orari diversificati dall’inizio delle lezioni, che resteranno in vigore fino a giugno 2022. Così come anche indicato dal Ministero e dalla conferenza Stato -Regioni.
Rimane infatti un problema di salute e sicurezza per i lavoratori e per gli utenti perché la curva dei contagi è in risalita e sarebbe necessario un ritorno graduale alla normalità.
Inoltre, c’e’ tutto un indotto (steward, corse bis, assunzioni e via dicendo) che si troverà senza lavoro; c’è quindi la necessità di dare una risposta anche ai numerosi contratti a termine e /o somministrati che sono stati utilizzati per questi servizi aggiuntivi .
Le promesse di rivedere e cercare di mantenere quello che era stato fatto con il Covid a livello di servizi aggiuntivi per migliorare la qualità complessiva, grazie anche ai fondi del PNRR, di fatto fa ritornare al pre pandemia , senza che i servizi scolastici abbiano un aumento della qualità tanto richiesta. Insomma, gli studenti saranno stipati negli autobus e il trasporto di qualità sarà rimandato a data da destinarsi