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Truffatore di carte ricaricabili arrestato nel fermano

La fantasia dei delinquenti non sembra aver limiti e quando un comportamento costituente reato ha avuto un esito favorevole per il criminale, allora si innesca una serie di analoghi atti che hanno solo luoghi diversi di commissione ma le medesime modalità e gli stessi atteggiamenti da attore navigato.

È il caso di un giovane di Fermo denunciato pochi giorni fa dai poliziotti della Questura, truffatore seriale nell’ambito delle ricariche di carte prepagate.

Il modus operandi ormai sperimentato presso alcune attività commerciali del fermano abilitate alla ricarica on line di carte prepagate consiste nel presentarsi, ben vestito, con modi affabili e quel tanto di cadenza da essere individuato come una persona della provincia e quindi, almeno apparentemente, più affidabile.

Il giovane, dopo aver richiesto all’esercente la ricarica di una carta per una somma di alcune centinaia di euro, ha prelevato dalla tasca dei pantaloni il portafogli, a prima vista contenente denaro contante e ne ha estratto una carta di credito che ha tenuto ben visibile in mano come in attesa di liquidare la transazione.

Al momento di pagare, il soggetto ha dapprima dichiarato di voler corrispondere la somma in contanti ma all’apertura del portafogli “con stupore” ha scoperto che all’interno c’erano solo fogli di carta piegati e pochi euro; successivamente il giovane, considerata l’insufficienza delle banconote disponibili, ha dichiarato di voler pagare con il bancomat.

Ma al P.O.S. quella carta di debito non è proprio piaciuta e dopo numerosi tentativi infruttuosi a seguito dei quali il sistema ha restituito sempre lo stesso messaggio di “Transazione KO per supero limite carta” il giovane è sembrato seriamente sconfortato, attribuendo la colpa al sistema informatico o alla carta che “altre volte aveva fatto quello scherzo” e dichiarando che si sarebbe recato allo sportello ATM più vicino per ritirare la liquidità necessaria per onorare il debito; Il famoso Torno subito.

Allontanatosi dall’esercizio non vi ha più fatto ritorno.

A seguito della denuncia presentata alla Polizia di Stato, gli agenti della Questura anche grazie all’impianto di videosorveglianza ed alla precisa descrizione del truffatore fornita dal titolare dell’attività, hanno attribuito in breve tempo nome e cognome al giovane, riuscendo così ad identificarlo e denunciarlo all’Autorità Giudiziaria.

Nei suoi confronti altre denunce per reati commessi nella nostra provincia con le medesime modalità nei confronti di analoghi esercizi per somme fino a 1.000 euro alla volta.

Un delinquente seriale, quindi, che le indagini della Polizia di Stato hanno consentito di incastrare.