Ancona – Ha patteggiato un anno di reclusione l’automobilista che ha investito e ucciso MASSIMILIANO BIAGIOLI. L’imputato, un 37enne del luogo, ha patteggiato la pena (sospesa) oggi in Tribunale ad Macerata, la città della vittima. Gli è stata anche sospesa la patente per tre mesi
“Nessuna pena – si legge in una nota stampa – sarebbe mai stata commisurata alla loro incolmabile perdita, ma è quanto meno arrivata una parziale risposta anche dalla giustizia penale per i familiari di Massimiliano Biagioli, il quarantatreenne anconetano rimasto incolpevole vittima di un incidente stradale accaduto giusto un anno fa, la sera del 3 agosto 2021, a Porto Potenza Picena.”
L’automobilista del luogo, P. T., 37 anni, imputato e ora anche condannato per aver investito e ucciso il pedone, nell’udienza preliminare tenutasi quest’oggi, mercoledì 20 luglio 2022, in Tribunale a Macerata, avanti il Gup Claudio Bonifazi, ha patteggiato un anno di reclusione, con la sospensione condizionale della pena: gli è stata inflitta anche la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida per tre mesi.
Il drammatico investimento si è verificato lungo la Statale 16, all’altezza del km 331, in prossimità dell’ingresso del Camping Regina. Biagioli, residente ad Ancona, quella “maledetta” sera stava proprio raggiungendo a piedi la struttura per andare a trovare un amico che vi si trovava in vacanza e camminava a bordo strada quando P. T., che procedeva in direzione nord, alla guida della sua Seat Ibiza, “per colpa consistita in negligenza, imperizia e imprudenza, nonché nell’inosservanza delle norme del codice della strada (in particolare l’art. 141), lo investiva, causandone la morte” per citare la richiesta di rinvio a giudizio formulata, a conclusione delle indagini preliminari, dal dott. Claudio Rastrelli, il Pubblico Ministero della Procura di Macerata titolare del procedimento penale per omicidio stradale aperto subito dopo il fatto a carico del 37enne di Porto Potenza Picena. Il quarantatreenne è stato caricato sul cofano, ha urtato con violenza contro il parabrezza dell’auto, infrangendolo, ed è stato sbalzato sull’asfalto riportando lesioni fatali, in particolare un gravissimo trauma cranico e toracico: è deceduto praticamente sul colpo.
Massimiliano ha lasciato in un dolore immenso il papà Leopoldo e la sorella Marinella, quest’ultima presente in aula oggi, i quali, per essere supportati, attraverso il consulente legale Andrea Polverini, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e per la parte strettamente penale all’avv. Massimo Cesca, del Foro di Macerata. Studio3A ha già chiuso da tempo la questione risarcitoria con la compagnia di assicurazione della vettura per i propri assistiti, che sono stati risarciti.
“I congiunti di Massimiliano, però – si legge in una nota dello Studio3A – si aspettavano anche un po’ di giustizia sul fronte penale che ora è arrivata, anche se ovviamente un anno di reclusione con pena sospesa per una vita stroncata è un epilogo non facile da accettare, così come le leggi italiane in materia. La sentenza consente comunque alla famiglia Biagioli, almeno, di chiudere definitivamente il doloroso capitolo giudiziario di una ferita che per il resto, purtroppo, non si rimarginerà mai.”