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“UN CASTELLO SENZA FINESTRE”, sabato 28 maggio al Teatro delle Muse

teatro delle Muse
Matteo Mazzoni, Agnese Testadiferro, Luca Violini, Michela Bregantin, Michele Guerrieri

Si è svolta oggi ad Ancona, presso la sede della Delta Motors, la Conferenza Stampa di presentazione del prestigioso Evento “UN CASTELLO SENZA FINESTRE” che si svolgerà, in Prima Nazionale, sabato 28 maggio alle ore 21,30 presso il Teatro delle Muse.
L’evento, fortemente voluto dalla Fondazione Ospedali Riuniti Ancona Onlus, con la sovvenzione del Comune di Ancona, il patrocinio di Ospedali Riuniti Ancona e dell’Università Politecnica delle Marche, è a scopo sociale, per un Ospedale non solo luogo di cura, ma spazio di vita, di speranza, di condivisione tra chi cura e chi è curato, tra Professionisti e Cittadini. La finalità, attraverso l’incasso della biglietteria, è quello di contribuire alla ristrutturazione della sala di attesa della Clinica Chirurgica dell’Ospedale di Torrette.
Tutti i costi di produzione dello spettacolo sono stati sostenuti dal prezioso contributo di 5 sponsor privati e di 3 partner tecnici, che hanno aderito con grande entusiasmo a questo progetto avendo una visione “illuminata” di Impresa anche come sostegno alla Comunità e al Territorio in cui operano. Una visione di Impresa che non guarda solo ai profitti ma che vuole riversare, al servizio della Comunità, Cultura e Servizi.

Sponsor privati :
Banca Generali Private – UnipolSai Agenzia Ancona Sud – Delta Motors Spa – Umani Ronchi – Amici della Lirica Franco Corelli.

Partner tecnici: Radio Arancia Television – Nonsolostampa – Amici della Musica Guido Michelli

Presenti alla Conferenza stampa: Marisa Carnevali, presidente della Fondazione Ospedali Riuniti Ancona Onlus, il Dr. Michele Caporossi Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona, il Prof. Mario Guerrieri Primario della Clinica Chirurgica dell’Ospedale di Torrette, ed il cast artistico al completo con Andrea Silvestrelli collegato da Chigaco

“UN CASTELLO SENZA FINESTRE”
liberamente tratto da
IL CASTELLO DI BARBABLÙ
op. 11 in atto unico di Bela Bartók
riduzione per pianoforte

Lo spettacolo è molto originale in quanto rappresenta un “ibrido” che nasce dalla fusione dell’Arte Lirica e dell’Arte Teatrale.

CAST
Barbablù Andrea Silvestrelli
Judith Michela Bregantin
Pianoforte Michele Guerrieri

Il folle Luca Violini
Drammaturgia Paolo Logli

Service audio-luci: RMAudio
Suono: Riccardo Vitali

Regia Matteo Mazzoni

presenterà la serata Agnese Testadiferro

SINOSSI DELLO SPETTACOLO

Un castello inquietante, buio, claustrofobico, quello in cui si aggira una coppia di novelli sposi.
Lei è fuggita alla famiglia per stare con lui. Lui invece ha relegato il suo passato dietro una serie di porte, cabalisticamente sette, dove si nascondono i segni di un’esistenza votata alla prevaricazione e alla assimilazione della donna (forse) amata. Un uomo cannibale, che si appropria di te, ti fa a pezzi, ti sbrana, letteralmente, per voglia di possesso, gelosia o ruolo sociale.
Ma anche lei, la donna, si insinua nella vita di lui con una dolcezza e una disponibilità che sottendono ad una decisione irremovibile, anche se dichiarata con delicatezza e dedizione: quella di manipolare la vita di lui, di modificarla, per carità nella convinzione di fare il suo bene, ma in fondo, quel castello claustrofobico e senza finestre non è quel che lui ha scelto per la sua vita? La cosa si complica quando quel castello senza finestre si rivela anche come una galleria degli orrori, orrori nati da precedenti amori malati, che fanno di lui il simbolo più diffuso nella cultura popolare di quello che negli ultimi decenni è stato definito “Amore tossico”.
Lui è Barbablù, il mostro delle fiabe che fa prigioniere, e poi uccide, le donne che dice di amare. E tutto questo, nella lettura scenica di Bela Bartok, diviene una metafora psicanalitica della dinamica di una coppia.
E questo è l’antefatto. Poi a tutto questo si giustappone la voce di un uomo, un folle lucido, un folle saggio che su questa storia impreca, lancia anatemi, pontifica, si commuove e che è libero di dire cose che altri non possono dire, non perché non siano vere e legittime, ma perché un’alta suscettibilità sociale tende a negarne l’autorizzazione alle persone “cosiddette” normali. Un inappuntabile folle ( interpretato da Luca Violini) che però la sa lunga e dice cose che è impossibile non condividere.
Chi è? Non lo sappiamo, a tratti sembra dalle parole che usa che se ne intenda di psicanalisi, lancia strali contro quelli non lo hanno mai voluto ascoltare, perché il dramma di tutte quelle donne uccise da Barbablù si poteva evitare… in altri momenti, invece, sembra quasi perdere la lucidità, va a ruota libera e per associazione di idee, pontifica sul fatto che troppe storie d’amore sono in realtà storie di sopraffazione reciproca, offre altre letture, sempre dicendo che lui ha capito qual era il dramma di barbablù: quelle sette porte che non voleva fossero aperte, in fondo, non sono quelle parti di noi che vorremmo tenere per noi? Non esiste un diritto alla privacy? E perché mai una donna, per il solo fatto che ti ama, si sente in dovere di aprirle, oppure di far costruire finestre in un castello che a noi piace tanto così, buio e odoroso di muffa?
Insomma, le note dissonanti e violente, ma potentissime, di Bela Bartok sembrano quasi fare da contrappunto al racconto di questo vero e proprio dramma d’amore, dove il dramma non sta, sembra suggerirci il nostro delirante personaggio, negli ostacoli all’amarsi, ma nell’amore stesso, che finisce, ogni volta di più, ad essere un’invasione legalizzata, un commissariamento della nostra vita, una irruzione in cui a volte la follia prende il sopravvento. Ma lui, tutto questo, l’aveva detto in tempi non sospetti: aveva suonato un allarme, aveva messo in guardia tutti: questa carneficina, sette donne vittime di Barbablù, poteva essere evitata.

RISORSE UMANE COINVOLTE NEL PROGETTO

ANDREA SILVESTRELLI: BARBABLU
Nato ad Ancona, si diploma in contrabbasso al Conservatorio “Gioacchino Rossini” di Pesaro dove contemporaneamente si dedica allo studio del canto. Vincitore di numerosi concorsi internazionali come “Spoleto” dove debutta nel ruolo di Fiasco nel Simon Boccanegra e del conte Rodolfo nella Sonnambula, il “Verdi” di Parma, il “Verdi” di Busseto, il “Ciotti” di Vercelli, il “Pavarotti Competition” di Philadelphia. Debutta nel 1990 a Jesi nel Macbeth e subito dopo debutta al comunale di Bologna nel Don Giovanni. Da qui inizia la sua carriera che lo porta a cantare nei più grandi teatri del mondo come la Scala di Milano, il San Carlo di Napoli, il Regio di Torino, l’Opera Bastille di Parigi, il Covent Garden di Londra, il Metropolitan di New York con i più grandi direttori tra i quali Riccardo Muti, Zubin Mehta, Riccardo Chailly, Roberto Abbado, Gustav Kuhn, Myung wWun Chung, John Eliot Gardiner e moltissimi altri. Ha nel suo repertorio più di 104 opere diverse. È vincitore di un Grammy Award con il don Giovanni con la Deutsche Grammophon.

MICHELA BREGANTIN: JUDITH
È nata e cresciuta a Pontelongo il paese dello zucchero. Da ragazzina ha iniziato a cantare nel gruppo vocale femminile Novecento diretto da Elda Schiesari e nello stesso periodo ha debuttato come attrice nel teatro del paese a fianco al padre. La musica e la recitazione sono state da subito nella sua vita un connubio importantissimo. Ha lavorato come attrezzista e aiuto scenografa in alcuni teatri del Veneto per conoscere in modo diretto il mondo del teatro e nel frattempo si è avvicinata allo studio della lirica, non prima di conseguire la maturità scientifica e più tardi di frequentare la facoltà di lettere a Padova. Nella sua decisione di intraprendere seriamente lo studio del canto è stato decisivo l’incontro con la grande Lucia Valentini. Ha studiato con il tenore Arrigo Pola, il soprano Wilma Vernocchi, il basso Danilo Rigosa (che rimane tuttora suo insegnante e punto di riferimento). Si è diplomata in canto al Conservatorio Antonio Buzzolla di Adria con il massimo dei voti sotto la guida di Luisa Giannini. Nel 1997 e 1998 ha partecipato a “Vacanze in Lirica” dove ha affrontato il suo primo ruolo Desdemona nel “Otello” di Verdi. Dal 1998 al 2000 è stata selezionata per Teatro Opera Studio nel circuito lirico provinciale veneto dove ha debuttato Berta ne Il barbiere di Siviglia di Rossini al fianco del tenore Vittorio Grigolo, e Santuzza in Cavalleria Rusticana di Mascagni; negli stessi anni è stata vincitrice al Concorso Selinus di Castelvetrano (TR) del concorso Donne Pucciniane a Lucca. Nel 2000 ha rappresentato l’Italia al Festival Mondiale di Primavera Pyongyang (Korea) e ne è uscita vincitrice su 4000 concorrenti. Nel 2001 è risultata finalista tra le Voci verdiane a Busseto ed è stata invitata ad entrare all’Accademia della Scala. Lo stesso anno ha sostituito una collega all’ultimo minuto nel ruolo di Leonora in “La forza del destino” di Verdi ottenendo un grande successo. Nel 2002 la sua carriera è stata bruscamente interrotta da un incidente che l’ha costretta a letto per più di un anno. Dopo questa parentesi, la sua voce che è sempre stata considerata ibrida, sembra trovare naturale collocazione anche in alcuni ruoli da mezzosoprano, essendo essa brunita ed estesa, ricca di armonici in tutti i registri. Nel 2003 ha vinto il premio speciale assegnato dal pubblico del concorso Pertile-Martinelli e in quel frangente ha conosciuto il tenore Giuseppe Giacomini, presidente di giuria, che l’ha poi chiamata a cantare al suo fianco. Nel 2004/5 fu è stata selezionata per interpretare Donna Felice ne I Quattro Rusteghi di Wolf Ferrari per il Teatro Opera Studio di Lucca, Pisa e Livorno. Nel 2008 è diventata membro effettivo dell’Accademia di Montegral sotto la guida del Maestro G. Kuhn con il quale ha affrontato il repertorio liederistico e wagneriano che è congeniale alla sua vocalità. Nel 2012 ha inaugurato il nuovo teatro ad Erl con Nabucco di Verdi al fianco di Andrea Silvestrelli, Anna Princeva, Alessandro Liberatore, e Thomas Gazeli. Nel 2013 è stata la Maddalena nel Rigoletto che il Maestro Hollender ha girato per la Servus TV nel suo programma culturale e da allora continua a cantare stabilmente al tiroler-festspiele di Erl alternando il repertorio italiano a quello tedesco, ed ha avuto così l’occasione di affrontare titoli poco eseguiti in Italia, uno su tutti A kékszakállú herceg vára (Il Castello di Barbablu) di Bela Bartók ruolo che conferma la sua vocalità ibrida. L’anno scorso è tornata in Italia per interpretare Cavalleria Rusticana sotto la guida del M° Battistoni con la regia del grande Gabriele Lavia

MICHELE GUERRIERI: PIANOFORTE
Classe 1998, ha conseguito la Laurea Magistrale in pianoforte con il massimo dei voti presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro nel 2020. Ha studiato con i M° Arnaldo Giacomucci, Enrico Belli, Giovanni Valentini, Antonietta Giammarco. Ha partecipato a Concorsi musicali Nazionali e Internazionali vincendo 3 volte il I Premio al Concorso Europeo di Musica “Città di Sirolo”, il II Premio al 15° Concorso Internazionale di Musica “Euterpe” di Corato (BA) e al Concorso Nazionale per Giovani Musicisti “Federico Marini” di Falconara. Ha frequentato Seminari e Masterclass con i M° Bruno Bizzarri, Alessandra Gentile, Pier Narciso Masi, esibendosi nei relativi concerti finali. In duo con il flautista Luca Pellegrini, ha frequentato Seminari e Masterclass con i M° Marco Zuccarini e Alessandra Gentile e nel 2018 ha vinto il I Premio al Concorso Europeo di Musica “Città di Sirolo”. In concerto ha accompagnato la Corale “L’Incontro” di Torrette (Ancona) e si è esibito in duo flauto e pianoforte presso il Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona in occasione della serata inaugurale del Congresso internazionale della Società italiana di Chirurgia endoscopica (SICE) ad Ottobre 2019. Ha suonato più volte come solista in concerti nell’ambito degli eventi “Itinerari” organizzati dai Cantieri Musicali Ancona (CMA) ed anche in altre occasioni culturali. È stato inoltre docente di una cattedra di pianoforte presso la Scuola di Musica “Vincent Persichetti” di Falconara Marittima nel biennio 2019-2020. Attualmente frequenta il Corso di Orchestrazione per Banda tenuto dal M° Luigi Livi presso il Conservatorio Rossini.

LUCA VIOLINI: NARRATORE
E’ una delle più importanti e note voci nel panorama del doppiaggio cinematografico, documentaristico, pubblicitario, televisivo e radiofonico nazionale. In qualità di speaker è la voce de La7, e dei canali Blaze Tv, Cielo, Dmax, Dove Tv, Focus, Food Network, Fox Life, History Channel, Istituto Luce, Lei, Leonardo, Marco Polo, Mediaset, National Geographic, National Geographic Wild, Netflix, Rai 5, Real Time, Sky arte, Sky Atlantic, Sky on demande, Sky uno, Top Crime, per la realizzazione di trailers, comunicati, documentari, reality, speaker sponsor e promo. La sua è la voce di numerosi attori tra cui Alec Baldwin, Bruce Payne, Chazz Palminteri, Daniel Baldwin, Dolph Lundgren, James Russo, Mickey Rourke, Matt Dillon, Ron Silver, Steve Buscemi, Steven Seagal, Tom Wilkinson, nonché di molti personaggi dei cartoni animati tra cui Floogals, Fangbone, Garfield, Hercules, Mike il carlino, Ollie & Moon, The Mask, Ranma 1/2, The Regular Show, Tommy e Oscar, Sam il pompiere, Scemo più Scemo, School of Roars, Wakfu, We Bare Bears. Fra i vari programmi di successo doppiati possiamo citare Case su Misura, Case da Incubo, George Klark in “Case fuori dal comune”, Bill Goldberg ne “il Signore dei coltelli”, Waldemar Januszczak in “Luci e ombre del Rinascimento”, Lego Master. Oltre all’attività di doppiatore svolge anche quella della Direzione del doppiaggio. Attualmente sta doppiando il personaggio di Nikolaj Storm nella Serie poliziesca “The Investigation” su Sky Atlantic.

PAOLO LOGLI: DRAMMATURGIA
Nasce a La Spezia il 26 Maggio 1960, ma vive a Roma. Sceneggiatore, scrittore, autore televisivo e teatrale, ha firmato molte pellicole cinematografiche: Natale a Beverly Hills, Natale in Sudafrica, Mio papà, Uno anzi due, Poli opposti, Lithium conspiracy, Helena, Chi m’ha visto?, Copperman, Rapiscimi, Soledad, Tutta un’altra vita, Un divorzio americano, Il mostro della cripta, School of mafia. Ha al suo attivo molte fiction tv: Il Commissario Manara, Il bambino della domenica, L’uomo che cavalcava nel buio, Cuori rubati, Grandi domani, Diritto di Difesa, Trilussa, K2 La montagna degli italiani, Il signore della truffa, L’uomo che cavalcava nel buio, L’oro di Scampia, A testa alta, I fantasmi di Portopalo, Il mondo sulle spalle. Come autore televisivo ha firmato, tra gli altri, Meraviglie, Sanremo Giovani, Mio Capitano, I cervelloni, Mai più Bullismo, Dopo fiction, Vita in diretta, Italia sì, La nottataccia, Tocca a te, Telethon. In Radio: Arcobaleno, Alla luce del sole, e il recente Let’play in collaborazione tra Radio due e Rai Play In teatro è Premio “Per voce sola” nel 2004 con “Lei ha conosciuto Tenco”, e primo autore italiano rappresentato a Montecitorio da vivente con “Quell’enorme lapide bianca”, ma è autore di spettacoli a lungo rappresentati, come “Parlami d’amore Mariù” vincitore del Festival di Borgio Verezzi 2019, “Chiamatemi Mimì”, “Un attimo prima”. A partire dal 2000 è stato autore degli eventi del Giubileo e di tutti gli eventi svolti in piazza san Pietro con il santo Padre. E’ da quattro anni l’autore degli eventi della Perdonanza Celestiniana della città dell’Aquila. Ha pubblicato due romanzi “Quis ut deus” e “Dura pioggia Cadrà” e una raccolta di racconti: “Tenco e gli altri” Ha vinto due biglietti d’oro, un premio Europa cinema per la regia, il Festival Internazionale di Salerno per la sceneggiatura il festival di Barcellona come miglior film, e svariati premi letterari nazionali.

MATTEO MAZZONI: REGIA
Nato a Jesi, dopo gli studi classici si dedica allo studio della fotografia, del cinema e delle arti visive contemporanee. Dal 1999 muove le sue prime esperienze in palcoscenico, tra il Teatro Pergolesi di Jesi, “ le Muse “ di Ancona e lo Sferisterio di Macerata, come direttore di scena ed assistente alla regia, collaborando, tra gli altri, con registi come Giancarlo Del Monaco, Pierluigi Pizzi, Francesco Micheli, Massimo Gasparon, Damiano Michieletto, Giancarlo Cobelli, Henning Brockhaus, Hugo de Ana. Dal 2005 al 2016 cura l’ Ufficio Regia della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, e, nel 2009, quello del Teatro San Carlo di Napoli. Tra i suoi primi lavori nel 2008 firma la regia de “ L’ Elisir d’amore“ presso il Festival Internazionale di Benicàssim in Spagna, iniziando un percorso internazionale che porterà i suoi spettacoli, oltre che in Italia, in Austria, Serbia, Portogallo, Spagna, Bosnia, Romania, Kazakistan, Korea, Giappone. Nel 2010 firma regia, scene e costumi di“Gianni Schicchi“ presso il Teatro Nazionale di Sarajevo e, nel 2012, regia, scene e costumi de “ Il Barbiere di Siviglia ” all’Opera Nazionale Rumena di Iasi. Nello stesso anno comincia la collaborazione tutt’ ora in corso con l’Accademia d’Arte Lirica di Osimo, come docente di arte scenica, mettendo in scena al teatro “ La nuova Fenice “ di Osimo, “ Il Flauto Magico “ (2012), “ Hansel und Gretel “(2014), “ Carmen “ (2015), “ Suor Angelica “ (2016) e “ Mese Mariano “ (2017). Nel 2013 firma regia, scene, costumi de “Il Trovatore “, produzione Pocket Opera dell’Aslico, e la regia di “ Tosca “, presso l’Opera di Brasov in Romania. Nel 2015, all’ “ Akzent Theater “ di Vienna cura la regia di “ Una Noche en Buenos Aires “, col dittico di opera tango “ Maria de Buenos Aires “ di Piazzolla e “ Mateo “ di Martin Palmeri. Nel 2016 apre la stagione dell’Opera Nazionale di Bucarest con “ Il Barbiere di Siviglia “ di cui firma regia, scene e costumi; sempre a Bucarest, per la riapertura ufficiale del Teatro Nazionale di Operetta, cura la regia ed i costumi de “ Die Fledermaus “ di Strauss. Nello stesso anno firma regia e costumi di “ Re Enzo “di Respighi nell’ambito del XVI Pergolesi Spontini Festival. Nel 2017, presso il teatro “ Le Muse “ di Ancona, cura la regia de “ Il Barbiere di Siviglia “, in collaborazione con l’ Accademia Rossiniana “ Alberto Zedda “ . Nel 2018, firma la regia e le luci de “ L’ Elisir d’ Amore “ presso l’ Opera Nazionale Rumena di Cluj, la regia della “ Tosca” per l’ Ente Luglio Musicale Trapanese, la regia del ”Rigoletto “ presso l’ Opera rumena di Brasov, la regia ed i costumi de“ La Boheme “ per l’ Ente Concerti “ Maria de Carolis “ presso il teatro Comunale di Sassari, oltre alla ripresa de “ La Traviata “ , regia di Pier Luigi Pizzi, presso il Teatro Nacional de Sao Carlos, a Lisbona, e al Teatro “ Coliseu “ di Oporto, in Portogallo. Nel 2019 cura la regia della “Madama Butterfly”, nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, in coproduzione con l’Opera Nazionale Rumena di Cluj, con repliche in Italia a Jesi e Treviso. Nello stesso anno firma regia, scene, costumi e luci del nuovo allestimento del “Don Pasquale” per l’Opera Nazionale di Almaty, in Kazakistan. Nel 2020 cura la messa in scena di “Rispondimi Bellezza “, spettacolo inaugurale del Pergolesi Spontini Festival in occasione dei 500 anni della morte di Raffaello Sanzio. Firma inoltre regia e luci de “Garasha “opera contemporanea composta da Esteban Benzecry, per la prima esecuzione mondiale a Kyoto, presso il Santuario Shintoista di Kamigamo, patrimonio dell’Unesco, con replica presso il Teatro Artistico della Prefettura di Kyoto, città di Kyotango, in Giappone, in streaming mondiale per tre giorni da 27 Novembre.