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VERTENZA ROAL, INCONTRO ANCORA INTERLOCUTORIO IN REGIONE

LuchettiRoal_03ANCONA 04 MAR.  “Un confronto ancora interlocutorio che necessita di ulteriori approfondimenti in varie direzioni “. Così in sintesi l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti, ha definito gli esiti della riunione di oggi pomeriggio sulla vertenza Roal di Castelfidardo che produce alimentatori e materiale elettronico e ha dichiarato un esubero di 51 dipendenti ( 24 operai e 27 impiegati) su 146 per riorganizzazione aziendale. Erano presenti all’incontro le Organizzazioni sindacali Fiom CGIL,  Fim CISL – Uilm UIL , le RSU,  i vertici aziendali rappresentati dall’amministratore delegato Alessandro Leopardi e Paolo Santambrogio e un rappresentante di Assinidustria.

“La Regione pone la massima attenzione al futuro di questi dipendenti e ha dato la disponibilità a valutare l’applicazione di qualsiasi strumento possa agevolare un accordo- ha detto Luchetti – ma per ora non sono emerse ipotesi a causa della distanza delle diverse posizioni. Occorrerà basare un’eventuale intesa su tre parametri principali: ammortizzatori sociali, numero di esuberi e incentivi all’esodo. Ho chiesto alle parti di prendersi una settimana di tempo per fare il punto della situazione e proseguire la trattativa. Ci rivedremo infatti lunedì 10 marzo augurandoci tutti che ci sia una positiva evoluzione.”

L’azienda di Castelfidardo,  che a luglio scorso è stata venduta alla multinazionale Efore con management finlandese e produttrice di componenti per le telecomunicazioni,  ha dichiarato una perdita di fatturato di 7 milioni nell’ultimo semestre. L’azienda ha un sito produttivo, oltre che  a Castelfidardo, anche in Tunisia e in Cina dove complessivamente lavorano oltre 700 persone. In Finlandia la Efore occupa 70 addetti e conta su un fatturato di circa 82 milioni annui.

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito le posizioni sull’eccessivo numero di esuberi, l’utilizzo massimo di tutti gli ammortizzatori sociali; la procedura di mobilità volontaria e incentivata.

“Stiamo considerando ogni ipotesi percorribile – ha concluso Luchetti –  che possa salvaguardare i livelli occupazionali evitando ripercussioni e tensioni sociali”