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Violenze e aggressioni, divieto di accesso ad Ancona per quattro egiziani

Lite tra coinquilini: l’intervento della Polizia
Un'auto della polizia (immagine di repertorio)

Il Questore di Ancona, dr. Cesare Capocasa ha firmato questa mattina quattro divieti di Accesso alle Aree Urbane del comune di Ancona, che gli uomini della Divisione Anticrimine stanno notificando in queste ore, nei confronti di altrettanti soggetti, di nazionalità egiziana, resisi responsabili della violenta aggressione -in prossimità di un noto locale notturno in Piazza del Plebiscito- lo scorso 26 marzo, che aveva creato particolare allarme sociale.

In relazione ai suddetti fatti i responsabili sono stati individuati e deferiti all’Autorità Giudiziaria da personale della Squadra Mobile per lesioni aggravate ai danni di un giovane diciassettenne, per motivi futili.  Sulla scorta delle risultanze emerse e valutati gli elementi che hanno contraddistinto l’aggressione, particolarmente violenta e spietata di ben quattro individui in concorso, nei riguardi di un minore, la Divisione Anticrimine della Questura di Ancona ha elaborato le quattro misure di prevenzione personali citate, inibendo ai predetti l’accesso alle aree interessate, con divieto di stazionare anche nelle immediate vicinanze dei locali pubblici presenti in loco.

In particolare, è stato inibito ai soggetti individuati come responsabili della condotta pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica cittadina- per due anni- l’accesso alla Piazza del Plebiscito ed a tutte le aree urbane limitrofe, con divieto di stazionare in prossimità dei locali pubblici situati in zona.  Si rammenta che la misura in esame, anche nota come DASPO Willy è nata proprio al fine di scongiurare ed impedire la commissione di fatti come quelli oggetto dei citati provvedimenti ed ha dimostrato, anche nei precedenti episodi verificatisi ad Ancona, eccellenti risultati in termini di recidive. Il Questore di Ancona, dr. Cesare Capocasa, ribadisce che “la prevenzione è l’arma vincente per combattere questi fenomeni violenti che turbano il vivere ordinato delle nostre comunità”