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VOLLEY, LUBE: TORNA IL FIGLIO PRODIGO MILJKOVIC

Lube Banca Marche Macerata

lube_macerataMACERATA 9 GIU. La Cucine Lube Banca Marche riabbraccia il suo primo condottiero. La società biancorossa ha infatti definito l’ingaggio dell’opposto Ivan Miljkovic, giocatore simbolo del sodalizio cuciniero dal 2000 al 2007, colui che oltre alle vittorie della Champions League (2002), di due coppe Italia (2001 e 2003) e di tre coppe CEV (2001, 2005 e 2006), nella stagione 2005/2006 trascinò i biancorossi anche alla conquista del loro primo storico scudetto, conquistato in gara 5 della serie della finale play off giocata contro la Sisley Treviso a Pesaro, davanti a 11 mila spettatori.
Ivan lasciò poi la Lube nella stagione successiva (2007, quando arrivò la prima Supercoppa Italiana) per trasferirsi alla M. Roma Volley, con cui in due stagioni ha vinto una coppa CEV, quindi le esperienze fuori dall’Italia prima con i greci dell’Olympiacos Pireo (ha vinto scudetto e coppa di Grecia nel 2009, ancora lo scudetto nel 2010) e poi con i turchi del Fenerbahce Istanbul, dove in quattro anni ha vinto 2 scudetti (2011 e 2012), una coppa di Turchia (2012) e una Challenge Cup (2014).

Un ritorno fortissimamente voluto da entrambe le parti, con la società biancorossa che appena se ne è presentata l’occasione ha fatto di tutto per riportare a casa il suo figliol prodigo.

Miljkovic compirà 36 anni a settembre ed è nativo di Nis, in Serbia, paese di cui ha vestito per tanti la maglia della rappresentativa nazionale (vincendo tra l’altro la medaglia d‘oro alle Olimpiadi di Sydney del 2000 e due campionati europei), ma dieci giorni fa è diventato ufficialmente cittadino italiano, acquisendo di conseguenza anche il diritto di avviare la pratica per ottenere lo status di italiano anche da sportivo. La società e il giocatore, che hanno fissato nell’esito positivo di tale pratica una condizione imprescindibile per la validità del contratto, si sono già attivati per produrre immediatamente la necessaria documentazione alle federazioni nazionali interessate, e successivamente alla FIVB.

“Per me si tratta di un ritorno a casa – ha detto Ivan con voce decisamente emozionata, subito dopo aver raggiunto l’accordo che lo riporta nelle Marche dopo 8 anni – perché dopo tanti anni di permanenza fuori dall’Italia, pur avendo avuto la fortuna di guadagnare tanti soldi, mi sono reso conto che nella vita ci sono delle cose che contano molto più della ricchezza. In tutto questo tempo il mio rapporto con la Lube e con tutto ciò che è il mondo Lube è sempre rimasto vivo e speciale. Con ognuna delle persone che vi lavorano. E stamattina, nel momento in cui ci siamo accordati, guardare gli occhi di tutte queste persone con cui in quindici anni, al di là delle maglie che ho indossato, si è instaurato un sincero e solido rapporto di amicizia, mi ha davvero commosso, emozionato, fornendomi ulteriore conferma della loro stima nei miei confronti, come giocatore e come uomo. Non esiste somma di denaro capace di compensare certe cose, ne sono ben consapevole, ecco perché in questa velocissima trattativa per ritornare nella società in cui sono cresciuto, l’aspetto economico da parte mia non è stato per niente preso in considerazione. Sono contentissimo, e cercherò di ripagare tutto ciò dando sempre il massimo di me stesso con questa maglia. Che ho sempre ritenuto una mia seconda pelle, anche quando ne indossavo un’altra dai colori diversi. Il Miljkovic di oggi è naturalmente diverso da quello di 10 anni fa, ma il fisico sono riuscito a mantenerlo bene, e di voglia di vincere e sputare sangue su ogni pallone ne ho da vendere. Arrivo da campionati che non sono certamente dello stesso livello di quello italiano, avrò dunque bisogno di un po’ di tempo per ritrovare la mia forma migliore, anche tecnicamente parlando. Ma sono convinto che lavorando sodo ogni giorno, e soprattutto farlo con uno staff competente come quello della Lube, società dotata di una grande organizzazione, mi consentirà di arrivare al top nel più breve tempo possibile. Obiettivi? Riscattare la stagione passata, e potremo riuscirci soltanto svolgendo un grande lavoro di squadra, e dimostrando di essere dei veri professionisti sia quando indosseremo la maglia d’allenamento che quella da gara. Per il resto non credo ci sia molto da aggiungere. La rosa è fortissima e deve puntare a vincere su ogni fronte”.