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Whirlpool conferma gli investimenti nel nostro paese

Whirlpool

Ieri pomeriggio si è svolto l’incontro in video conferenza organizzato dal Mise, Ministero per lo Sviluppo Economico, con la presenza del sottosegretario Alessandra Todde, l’amministratore delegato di Whirpool per l’Italia Luigi La Morgia, tutte le organizzazioni sindacali, i rappresentanti di Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo del Ministero dell’Economia, gli esponenti delle regioni in cui hanno sede gli stabilimenti del gruppo, Marche, Campania, Lombardia, Toscana. Per la Regione Marche, in collegamento, l’Assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi.

Il gruppo americano per la produzione di elettrodomestici ha 6 stabilimenti in Italia: a Cassinetta di Biandronno, in provincia di Varese, a Siena, a Napoli, a Carinaro in provincia di Caserta; nelle Marche gli stabilimenti sono due, uno a Melano di Fabriano (in provincia di Ancona), dove si producono piani cottura a gas, elettrici e a induzione, uno a Villa Pera di Comunanza (in provincia di Ascoli Piceno) per la produzione di lavatrici e lavasciuga top di gamma. L’incontro è stato organizzato per monitorare la situazione degli stabilimenti Whirpool in Italia e, in particolare, della sede di Napoli, chiusa il 31 ottobre 2020, dove 330 lavoratori stanno perdendo il posto di lavoro: in merito a quest’ultimo stabilimento, l’azienda ha ribadito che i lavoratori riceveranno lo stipendio fino al 31 dicembre, poi verranno avviate le procedure per il ricorso agli ammortizzatori sociali, fino al 31 marzo 2021, data in cui scadrà il divieto dei licenziamenti e successivamente verrà aperta la procedura di licenziamento collettivo. “La Regione Marche ha seguito la crisi Whirpool costantemente e, come assessorato, siamo stati molto partecipi di tutte le questioni – ha sottolineato l’Assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi -. Sono rammaricato per l’evoluzione della situazione in Campania, ma esprimo anche la mia soddisfazione per la conferma, data dall’azienda, degli investimenti nelle Marche (6 milioni di euro per Melano e 12 per Comunanza): gli stabilimenti marchigiani, infatti, non hanno avuto ripercussioni, e mantengono i loro trend di crescita dei livelli produttivi e l’incremento dell’occupazione con l’assunzione di 80 lavoratori interinali”.