La Giornata Mondiale della Pizza si celebra ogni anno il 17 gennaio (data scelta in onore di Sant’Antonio Abate, patrono dei pizzaioli), a partire da quando, nel 2017, l’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano è stata riconosciuta dall’Unesco come patrimonio culturale dell’umanità. “Confcommercio Marche Nord in occasione di questa giornata – spiega il vicedirettore Agnese Trufelli – ha voluto coinvolgere due ristoratori, uno della costa e l’altro dell’entroterra, connubio fondamentale per lo sviluppo economico della nostra regione. Un modo per promuovere e valorizzare due ristoratori d’eccellenza e i prodotti enogastronomici straordinari che vanta il nostro territorio”.
Mario Di Remigio del Polo Pasta & Pizza di Pesaro, che è anche presidente dell’associazione ristoratori di Confcommercio Marche Nord, propone, con tanto di video, la pizza Rossini, simbolo della città, mentre Adele Cerisoli del ristorante La Palomba di Mondavio pizze i cui nomi sono dedicati alle opere di Raffaello e Rossini: Velata, Rosina, Raffaello e Rossini, e ancora Alta Marca, Conero, Carpegna (in foto) con i prodotti della nostra Regione
“La pizza – spiega Di Remigio – è un prodotto povero ma nobile, frutto di una sapiente lavorazione; partendo da acqua e farina si da vita a una parte fondamentale della cultura gastronomica Italiana.
Ogni zona d’Italia fa sua quest’arte, aggiungendoci quel tocco che la rende così speciale e caratteristica, nel caso particolare di Pesaro la specialità è la pizza Rossini.
La Rossini nasce negli anni 60 a Pesaro in una pasticceria del centro storico, adiacente al teatro Rossini. Prende il nome quindi, del noto compositore Pesarese Gioacchino Rossini. Inizialmente nasce al trancio “al pezzo” e in formato “pizzetta” per la colazione o la merenda. Successivamente, con l’avvento delle pizzerie, nasce la vera e propria pizza Rossini al piatto, come la conosciamo oggi.
Da anni è motivo di orgoglio dei Pesaresi, che cercano di ricrearla in tutta Italia e anche all’estero; esportando così il brand made in Pesaro”. Al ristorante La Palomba di Mondavio si possono gustare, tra le altre, le pizze Terre di Rossini e Raffaello: “Ci penso e ripenso – prosegue Adele Cerisoli – e non trovo svantaggi meditando sulla pizza. È simbolo d’ italianita’ nel mondo. È irrinunciabile nella dieta settimanale di ognuno di noi. È un volano nell’economia della ristorazione, è stata un salva-aziende del settore durante il covid e il look- down. Ha un ruolo sociale. Il costo sostenibile permette a famiglie numerose o ai meno abbienti di concedersi la spesa di una “pizzata”. Ha la capacità di aggregazione e di convivialita’; una pizza non si nega a nessuno. Non discrimina ; c’e la pizza giusta per tutti. È un pasto completo; basta una pizza! Fare la pizza è un’opportunità di lavoro certo. Snobbata dai grandi chef in passato, simbolo di ristorazione di serie B, oggi tutti “gli Stellati” trovano una soluzione per dedicare una sezione alla pizza. Fa figo mangiare la pizza di Cracco! La pizza è ruffiana, si fa apprezzare in ogni combinazione. A tal proposito ho aderito 12 anni fa, come ristorazione-pizzeria al progetto della Camera di commercio della provincia di Pesaro Urbino “Pizze delle terre di Raffaello e Rossini”.
Obiettivo sfruttare la popolarità della pizza per promuovere e valorizzare il territorio provinciale attraverso le eccellenze enogastronomiche. Prodotti dop e igp come la Casciotta d’ Urbino, il prosciutto di Carpegna, l’olio di Cartoceto e tanti altri. Pizze progettate e studiate da esperti sotto la guida di Otello Renzi, sommelier e gastronomo, preanunciatrici delle attuali pizze gourmet, suggerendo l’abbinamento con il vino delle cantine della provincia piuttosto della tradizionale birra.
Tale progetto ha fatto la differenza qualitativa per la mia pizzeria riscuotendo consensi tra i nostri clienti. Aggiungo anche una differenza nel cassetto. Oggi mangiare una pizza gourmet equivale a mangiarsi una bistecca.
Da alcuni anni il progetto coinvolge tutta la Regione Marche aumentando così l’offerta di prodotti e territori d’eccellenza da promuovere.
Essendo anche pizzaiola, la pizza ha rappresentato un arricchimento nella mia esperienza professionale ampliando conoscenze e capacità.
È un lavoro che m’appassiona. Mi permette di relazionarmi con i clienti e riflette la mia personalità; fantasia e velocità non devono mancare ad un pizzaiolo. W LA PIZZA!”
Al link https://www.confcommerciomarchenord.it/news/confcommercio-marche-nord-celebra-la-giornata-mondiale-della-pizza/ il video.