Negli ultimi anni si sta assistendo a una grande evoluzione della connessione internet, portando la velocità di connessione a livelli sempre maggiori. È questo il passaggio che sta avvenendo dalla tipica ADSL rame alla nuova tecnologia della fibra ottica.
Quest’ultima però non è ancora disponibile ovunque sul territorio nazionale, ed è per tale motivo che al momento della stipula di un nuovo contratto è importante conoscere se è possibile usufruirne.
Utilizzare il servizio di ComparaSemplice per scegliere le tariffe adsl potrebbe essere un utile primo passo per comprendere, intanto, quali sono le offerte specifiche per la fibra e quali offrono un appoggio solo al vecchio filo di rame.
Sempre su siti come questi è poi possibile fare una breve ricerca, per conoscere la copertura relativa al proprio comune e sapere se è possibile usufruire al 100% dell’eventuale offerta trovata, con le reali velocità promesse dal contratto.
La buona notizia, degli ultimi due anni, è che le Marche hanno attuato un piano di implementazione massiccio (Piano Banda Ultra Larga, o Piano BUL) per tenere le proprie città al passo con i tempi moderni, portando la fibra a coprire gran parte del suo territorio.
ADSL rame o con fibra: qual è la differenza tra le due
Si sente molto parlare della fibra come una nuova tecnologia che permette a internet di viaggiare molto più velocemente, portando una connessione moderna e innovativa nelle case o negli uffici. Ma che cos’è realmente?
L’ADSL tradizionale sfrutta le linee telefoniche, trasmettendo dati attraverso il doppino, tramite classico cavo di rame. La fibra ottica, invece, ha un’infrastruttura completamente differente, in vetro o polimeri plastici in grado di riflettere la luce.
Questa differenza strutturale tra le due tecnologie è il motivo del divario sulle prestazioni offerte. Mentre l’ADSL può raggiungere una velocità massima di download di 20 Mega, la fibra ottica può superare velocità di 1000 Mega.
Ciò è possibile grazie proprio alle caratteristiche dei due materiali, in quanto sul rame le informazioni (definite da impulsi elettrici) viaggiano più lentamente e soprattutto subiscono una dispersione maggiore lungo il percorso.
La fibra, invece, ha una dispersione quasi nulla e, piuttosto che l’elettricità, usa la luce riflessa, la quale è significativamente più veloce.
Sviluppo della fibra nelle Marche: incentivo dei lavori negli ultimi due anni
Negli ultimi due anni, nelle Marche si è assistito a un notevole impulso nel campo dello sviluppo della fibra ottica, grazie agli sforzi congiunti della Regione e di Open Fiber.
Con 182 cantieri chiusi alla fine del 2022 e ulteriori 35 nel 2023, si è raggiunto il traguardo storico del completamento del Piano Banda Ultra Larga (BUL) nelle “aree bianche” della regione.
È un importante risultato che è stato reso possibile grazie all’impegno deciso della giunta regionale, la quale ha fatto della riduzione del divario digitale una priorità assoluta per il rilancio economico e sociale delle Marche.
La connettività è stata riconosciuta come un elemento essenziale per il progresso, soprattutto nelle zone montane e interne, spesso trascurate dagli operatori privati a causa della loro scarsa redditività economica.
L’avanzamento dei lavori ha visto una forte accelerazione nell’ultimo anno, confermando il pieno rispetto dei piani stabiliti, nonostante le sfide e le incertezze del contesto internazionale.
La collaborazione stretta tra le istituzioni e Open Fiber ha portato a risultati tangibili, con la realizzazione di ben 1.750 km di infrastruttura in fibra ottica già alla fine del 2022, rappresentando un aumento del 60% rispetto all’anno precedente.
Ad oggi, quindi, la fibra ottica ha perciò modo di garantire una velocità di 30 Mega sul 100% del territorio (il minimo per la sua tecnologia), riuscendo a portare il traguardo dei 100 Mega sul 30% della regione.
