Home Cronaca Cronaca Fermo

La Questura di Fermo smaschera 4 rom, truffatori seriali

Lido Tre Archi, rapina ad anziano: autore giovane dell’Est
La Questura di Fermo

I quattro di Roma, due uomini e due donne, sono stati denunciati e riconosciuti come autori di altre truffe

La Squadra Mobile di Fermo unitamente all’Ufficio Prevenzione Generale della Questura, lo scorso 15 giugno, a seguito di attività info-investigativa, ha individuato e bloccato quattro soggetti di etnia rom i quali stavano per realizzare una truffa molto ben articolata ai danni dell’esercente di un’attività commerciale dell’entroterra fermano.

Il gruppo si era spacciato per responsabili di un’agenzia di brokeraggio e di intermediazione immobiliare.

Nella fattispecie l’indagine trae origine dalla segnalazione di un imprenditore il quale, dopo aver messo in vendita la sua azienda, era stato contattato da alcuni soggetti che si dicevano interessati all’acquisto dell’attività.

L’imprenditore si recava all’Ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico e l’ispettore che raccoglieva le dichiarazioni dell’uomo, si accorgeva che vi erano fondati dubbi sulla serietà di questi potenziali acquirenti i quali, addirittura, avevano rialzato il prezzo per assicurarsi l’affare.

Grazie all’intuito investigativo del poliziotto emergeva che tali acquirenti corrispondevano per modalità di azione e per caratteristiche fisiche ad altri malviventi, non ancora identificati, che avevano già commesso truffe di rilevante valore in altre province italiane.

La truffa, infatti, se fosse giunta a compimento, avrebbe fruttato agli autori, due uomini e due donne, un rilevante guadagno.

Gli operatori della Squadra Mobile e dell’Ufficio Prevenzione Generale, che stavano monitorando la situazione, hanno guastato loro la festa, intervenendo tempestivamente e bloccando in un Comune dell’entroterra fermano la donna che si stava recando con un taxi all’appuntamento prefissato con la vittima e, contemporaneamente, nella zona costiera, altri due uomini ed una donna a bordo di un’auto, pronti a recuperare la loro complice, scesa poco prima da tale mezzo, e guadagnare la fuga, una volta portata a compimento la truffa.

La donna bloccata, che aveva l’incarico di verificare la disponibilità del denaro della vittima, richiesto per la fantomatica attività di intermediazione, celava in una tasca interna della gonna indossata un pacco integralmente ricoperto da nastro adesivo, contenente plastica di tipo anti-urto e tranci di carta ed inoltre era in possesso di una busta postale di tipo imbottito, forbici e rotolo di nastro adesivo da pacchi.

La finalità era quella di contare il denaro della vittima, imbustarlo e confezionarlo con il nastro da pacchi, per poi, con abilità, portare via il pacco con i soldi e lasciare quello contenente però carta straccia.

I quattro stranieri, di etnia rom, di età compresa tra venti e trent’anni, provenienti dalla zona di Roma, gravati da precedenti per reati contro il patrimonio, analoghi per modalità, sono stati denunciati per tentata truffa in concorso.

Inoltre, grazie all’attività posta in essere ed alla sinergia con le forze di polizia, i soggetti denunciati sono stati riconosciuti come gli autori di altre truffe poste in essere con le medesime modalità sia nelle Marche che nel Lazio. In particolare, in tali circostanze, alcuni dei soggetti indagati sottraevano sia orologi di lusso, sia contante per circa 15.000 euro.