Gli agenti della Squadra Mobile di Ancona hanno eseguito un’Ordinanza del GIP presso il Tribunale di Ancona, applicando la misura cautelare di divieto di avvicinamento con l’utilizzo del braccialetto elettronico a un 19enne di origine rumena.
L’indagine riguarda il reato di atti persecutori commessi nei confronti dell’ex fidanzata minorenne del giovane.
La disposizione giudiziaria impone al 19enne il divieto di avvicinamento alla vittima e ai suoi familiari entro una distanza di almeno 2 chilometri, oltre al divieto di comunicare con loro attraverso qualsiasi mezzo, compreso il braccialetto elettronico.
Secondo le indagini condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, l’indagato avrebbe molestato ripetutamente la giovane fidanzata a Senigallia tra marzo e ottobre 2023.
Le molestie includono insulti continui, controllo dei contatti sul telefono cellulare, divieti riguardanti la vita sociale e, in più occasioni, violenze fisiche.
Il giovane avrebbe imposto alla ragazza di cancellare le chat con amici di sesso maschile e, in diverse circostanze, l’avrebbe percosso, causandole ecchimosi su un orecchio.
L’indagine rivela anche minacce alla sicurezza dei familiari della vittima, in particolare del padre, della madre e del fratello minore, generando un clima di paura, sofferenza e sottomissione.
Il GIP presso il Tribunale di Ancona ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica, disponendo l’applicazione della misura cautelare.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito la disposizione presso il luogo di lavoro dell’indagato nel pomeriggio odierno.
Importante sottolineare che il provvedimento cautelare è emesso in fase di indagini preliminari, e il destinatario è considerato presunto innocente fino a sentenza definitiva. La misura è soggetta a impugnazione, garantendo così il rispetto dei principi fondamentali del diritto.
