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Pensioni nelle Marche, i dati statistici dell’INPS

Dagli ultimi dati disponibili al 1 gennaio 2018 dall’Osservatorio Statistico INPS sulle pensioni vigenti nelle Marche, quelle destinate ai lavoratori autonomi sono 205.075. Il 42,4% delle pensioni destinate ai lavoratori autonomi è percepita dai Coltivatori diretti, coloni e mezzadri, il 36,0% dagli Artigiani e il 21,6% dai Commercianti. L’importo medio mensile delle pensioni destinate ai lavoratori autonomi nelle Marche è di 775,8 euro. Nello specifico, l’importo medio mensile per gli artigiani è di 904,5 euro, superiore alla media dei lavoratori autonomi del 16,6%.

Sulla base del più recente lavoro Istat, si stima che siano oltre 12 milioni le famiglie in Italia con pensionati: per il 63,3% di queste, i trasferimenti pensionistici sono oltre il 75% del reddito familiare disponibile (unica fonte di reddito per il 26,4%). Inoltre, in molti casi il reddito pensionistico sembra proteggere da situazioni di forte disagio economico. L’incidenza delle famiglie a rischio di povertà tra quelle con pensionati (16,5%) è sensibilmente inferiore a quello delle altre famiglie (24,2%). Il rischio è relativamente più elevato tra i pensionati che vivono soli (21,8%) o con i figli come monogenitore (18,6%) e ancor più elevato nelle famiglie in cui il reddito del pensionato sostenta altri componenti adulti senza redditi da lavoro (34,9%).

Per il CUPLA il disagio sociale in cui vivono queste fasce di pensionati e le famiglie di cui si fanno più o meno direttamente carico deve essere affrontato a tutti i livelli.

Lo Stato, da un lato, deve esercitare fino in fondo il ruolo che gli compete nell’ambito del welfare, restituendo ai pensionati la tranquillità economica e la sicurezza socio-assistenziale persa negli anni della crisi. La lotta alle diseguaglianze è un dato ormai intergenerazionale, che unisce anziani e giovani. I circa 500 milioni di euro del Fondo per la non autosufficienza anche nel 2018 sono una misura da apprezzare, ma che non basta, considerando la difficoltà di anziani e delle famiglie nell’affrontare situazioni di cura ed assistenza.

Non possono più essere tralasciate scelte strategiche rispetto ad una mobilità pubblica sostenibile ed innovativa; una città con servizi e standard urbanistici a misura di anziano; un maggior utilizzo delle tecnologie (telecamere, sensori, App, analisi big data, etc.) da parte delle forze di sicurezza dello Stato per garantire il presidio del territorio. Il CUPLA, dall’altro, dovrebbe svolgere verso le Istituzioni Locali il ruolo di rappresentanza e tutela dei diritti degli Anziani Pensionati e dovrebbe essere consultata ogni volta che si devono adottare provvedimenti che interessano il Sociale anche con interventi locali e per le non autosufficienze.

“Bene ha fatto – conclude il Coordinatore Cupla Marche, Franco Gattari – la Regione Marche ad aver già approntato le linee per la costruzione del Piano Sociale Regionale 2018-2020 con ben individuati gli obiettivi strategici, le azioni di sistema, gli interventi di settore” .

Il Cupla Marche ha già partecipato alla prima riunione dove sono state presentate le linee e continuerà a svolgere il proprio ruolo in rapporto collettivo e solidale tra Istituzioni e Parti  Sociali.