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Post Sisma, Ceriscioli chiede incontro al nuovo Governo

Zone colpite dal sisma

Il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha scritto oggi al presidente del Consiglio dei Ministri Conte per rappresentare subito, ufficialmente, la necessità di intervenire sulle norme per semplificare e velocizzare le procedure della ricostruzione post sisma.
“Nel congratularmi per l’incarico alla guida del nuovo Governo – ha scritto Ceriscioli – esprimo il mio apprezzamento per la disponibilità e la sensibilità dimostrata all’interno del programma dell’esecutivo nei confronti dei nostri territori colpiti dal sisma.
Al fine di dare un contributo concreto, ritengo utile sottoporre alla Sua attenzione e a quella del Governo una serie di emendamenti che da diverso tempo proponiamo, nella convinzione che queste previsioni normative siano indispensabili per accelerare il percorso della ricostruzione post sisma.
E’ vitale infatti un cambio di passo, nella direzione della semplificazione e della velocizzazione delle procedure”.
Come aveva già evidenziato ieri, Ceriscioli ha individuato cinque ambiti in cui occorre intervenire urgentemente: il personale, la semplificazione per l’edilizia privata e produttiva, la tutela dei lavoratori, le opere pubbliche, la rinascita e lo sviluppo dei territori.

“In primo luogo – ribadisce Ceriscioli – per il personale abbiamo chiesto:
1. l’assegnazione agli Uffici speciali per la ricostruzione (USR) del personale necessario, utilizzando tutte le risorse finanziare stanziate dal Decreto legge n. 189 del 2016, senza vincoli di destinazione, cioè indistintamente per comandi, distacchi, assunzioni a tempo determinato, somministrazione di lavoro, recuperando anche quelle risorse annualmente non spese;
2. la possibilità che gli USR si avvalgano delle proprie società in house providing e del relativo personale per gli interventi di ricostruzione;
3. la proroga di tutti i contratti in essere a tempo determinato fino al dicembre 2022.

In secondo luogo, abbiamo evidenziato la necessità di semplificazione delle procedure per l’edilizia privata e produttiva. In particolare:
1. l’attribuzione del carattere certificativo a tutta la documentazione tecnica amministrativa presentata dal professionista;
2. la velocizzazione conseguente dell’istruttoria USR eliminando eccessivi controlli;
3. l’introduzione della figura obbligatoria del collaudatore tecnico amministrativo individuato dall’USR, tramite sorteggio tra i professionisti che si iscriveranno nell’apposito elenco.

Terzo ambito di intervento è quello della tutela dei lavoratori, con le seguenti richieste:
1. l’obbligo di applicazione dei contratti collettivi di lavoro nazionali e territoriali strettamente connessi con l’attività oggetto dell’appalto (in particolare, per i lavori, i contratti del settore edilizia);
2. l’obbligo, nel caso di lavoratori distaccati, di iscrizione alle casse edili/edilcasse sia dell’impresa distaccante che di quella distaccataria;
3. la possibilità di individuare le imprese subappaltatrici nella comunicazione di inizio lavori mediante addendum al contratto di affidamento lavori con l’impresa principale.

Il quarto ambito riguarda le opere pubbliche, con emendamenti volti a prevedere:
1. procedure negoziate di affidamento lavori, senza previa pubblicazione, fino alla soglia di rilievo comunitario, con affidamento dei lavori con il criterio del minor prezzo e dell’esclusione automatica delle offerte anomale;
2. una riserva nell’ambito degli affidamenti lavori fino al 50% alle imprese del cratere delle regioni colpite dal Sisma, di cui il 70% alle imprese del cratere della regione ove è effettuato l’intervento di ricostruzione;
3. l’ampliamento della platea dei soggetti attuatori anche con enti pubblici economici, ambiti territoriali ottimali, aziende sanitarie e ospedaliere, enti parco, consorzi idrici. Utilizzo inoltre del personale assunto per la ricostruzione, anche se privo dei requisiti previsti dalle linee guida ANAC.
Il quinto e ultimo ambito di intervento è relativo allo sviluppo, con:
1. la costituzione di un Tavolo istituzionale per lo sviluppo delle aree terremotate a cui partecipino il Presidente del Consiglio dei ministri, il Commissario straordinario, i Presidenti delle Regioni e i rappresentati di Anci e Upi;
2. il ripristino dell’intesa con i Presidenti delle Regioni per l’approvazione delle ordinanze;
3. la nomina del Presidente di Regione a Commissario straordinario per la ricostruzione.
Un evento straordinario come il terremoto – conclude Ceriscioli – ha bisogno di strumenti straordinari. Lo chiediamo da più di due anni, lo abbiamo chiesto ai due precedenti governi. Lo chiedono le decine di migliaia di marchigiani che hanno bisogno di risposte immediate. Per questo sono certo che il nuovo governo ci sosterrà con le misure necessarie e su questi temi ho chiesto al presidente Conte un incontro di approfondimento”.