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ALL’ETA’ DI 77 ANNI E’ MANCATO ENZO JANNACCI. CANTANTE CABARETTISTA E MEDICO

enzo-jannacci-300x208MILANO. 30 MAR. E’ mancato ieri sera a Milano, all’età di 77 anni, Enzo Jannacci. Cantautore, cabarettista e medico cardiologo è stato tra i protagonisti della scena musicale italiana.

Vincenzo Jannacci, detto Enzo, è stato uno degli storici protagonisti della scena musicale del secondo dopoguerra.
Era nato a Milano il 3 giugno 1935, e può essere considerato tra i caposcuola del cabaret italiano, ma è stato anche autore di quasi trenta album, e di varie colonne sonore ed ha lavorato per il teatro, il cinema e la tv.

E’ ricordato come uno dei pionieri del rock and roll italiano, insieme ad Adriano Celentano, Luigi Tenco, Little Tony e Giorgio Gaber, con il quale formò un sodalizio durato più di quarant’anni.
Dopo gli studi classici si era laureato in medicina per lavorare poi in Sudafrica e poi negli Stati Uniti. La sua formazione musicale ha radici altrettanto classiche e inizia al conservatorio.

I suoi primi compagni di viaggio sono Tony Dallara, Celentano ed ancora Giorgio Gaber con il quale forma il duo de I due corsari, che debutta nel 1959.
Lavora anche con Dario Fo e Sandro Ciotti. La grande popolarità arriva con il brano “Vengo anch’io, no tu no” a tal punto che diventerà sua la ribalta televisiva, fino a quella di Canzonissima.
Ma sarà spesso anche in teatro e non disdegnerà apparizioni in film di grandi registi come Ferreri, Wertmuller, né di esercitarsi come compositore di colonne sonore come fece per Mario Monicelli.

Torna poi egli anni ’80 con “Ci vuole orecchio”, altro successo. Nel 1994, in coppia con Paolo Rossi. Poi nel 2000 lavora con Cochi e Renato, altra storica coppia con cui ha collaborato a lungo, per “Nebbia”. Fino ad arrivare ad essere celebrato in tv, 19 dicembre 2011, con uno speciale dove cana anche le sue ultime canzoni.

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Francesco Guccini con un post su Twitter lo ricorda: “Quelli che… Adesso sanno l’effetto che fa. Buon viaggio”.
I Nomadi su Facebook: “Ciao Enzo, Grande Artista… salutaci le stelle!”.