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Amministrative, rinnovo per oltre 700 Comuni: come si vota

Amministrative, rinnovo per oltre 700 Comuni: come si vota
Un seggio elettorale in una scuola

Sono oltre 700 i Comuni che in questo weekend andranno alle elezioni amministrative sparsi sul territorio.

Nella maggior parte di questi si vota il 14 e il 15 maggio, con gli eventuali ballottaggi già fissati per le giornate del 28 e del 29 maggio.

In altri, invece, il primo turno si terrà direttamente a fine maggio.

Gli elettori chiamati alle urne, secondo il Viminale, superano quota sei milioni: Di questi molti nei 17 capoluoghi di provincia andranno al voto per scegliere il nuovo sindaco e rinnovare il consiglio comunale.

Tra questi ce ne sono sette che superano i 100mila abitanti: Ancona, l’unico capoluogo di Regione interessato dalle elezioni, Catania, Brescia, Latina, Siracusa, Terni e Vicenza.

Si vota, in ogni Comune, dalle 7 alle 23 durante la domenica e dalle 7 alle 15 durante il lunedì.

In Sardegna e in Sicilia il primo turno si tiene invece il 28 e il 29 maggio, quindi i ballottaggi scalano a domenica 11 e lunedì 12 giugno.

Situazione ancora diversa per il Trentino-Alto Adige e il comune valdostano di Valtournenche. Si vota domenica 21 maggio e il turno dell’eventuale ballottaggio è previsto per il 4 giugno.

Amministrative: I principali Comuni al voto

La maggior parte dei Comuni al voto hanno una popolazione compresa tra i 3mila e i 10mila abitanti.

La Sicilia è la Regione con il maggior numero di Comuni che vanno al voto (128) e quella dove c’è anche il più grande, Catania.

In questa tornata ci sono municipi che andranno per la prima volta al voto: si tratta di Moransengo-Tonengo (Asti) e Bardello con Malgesso e Bregnano (Varese).

La lista completa è disponibile sul sito del Ministero dell’Interno.

Amministrative: Ecco i capoluoghi di provincia interessati dal voto

Ancona, Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Ragusa, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Terni, Trapani, Treviso, Vicenza

Come si vota nei Comuni con più di 15mila abitanti

I Comuni con una popolazione maggiore di 15mila abitanti seguono un sistema elettorale di tipo maggioritario.

Se un candidato riesce a ottenere subito la maggioranza assoluta dei voti espressi (almeno il 50%+1), passa al primo turno.

Se invece il risultato finale è al di sotto, si andrà al ballottaggio con lo scontro tra i due candidati che hanno preso più voti degli altri.

Al secondo turno è sufficiente la maggioranza semplice per essere eletti. Diventa quindi sindaco chi prende anche solo un voto in più del suo avversario.

Un elettore, sempre nei Comuni al di sopra dei 15mila abitanti, può decidere di votare un candidato sindaco e insieme una lista a cui non è collegato, effettuando il voto disgiunto.

Per quanto riguarda il Consiglio comunale viene rinnovato in occasione dell’elezione del nuovo sindaco con il sistema proporzionale.

Il 60% dei posti disponibili vanno automaticamente alle liste che appoggiano il sindaco che risulta eletto.

Il rimanente 40% viene spartito, tra le altre liste, in maniera proporzionale al numero di voti ricevuti da ciascuna.

Come si vota nei Comuni con meno di 15mila abitanti

I Comuni più piccoli, con un numero di abitanti inferiore ai 15mila, votano sempre con sistema maggioritario. In un unico turno e non è permesso il voto disgiunto.

Il candidato che prende più voti, viene eletto sindaco.

Si procede a ballottaggio soltanto nel caso in cui i due candidati più votati abbiano portato a casa esattamente lo stesso numero di preferenze.

Per quanto riguarda il Consiglio comunale, i due terzi dei seggi disponibili vanno alla lista del vincitore. Il restante terzo si spartisce in maniera proporzionale tra le altre liste.

Amministrative: Quali documenti sono necessari per andare a votare

L’elettore deve presentarsi ai seggi con la propria tessera elettorale e un documento d’identità. Sono accettati: carta d’identità, la patente di guida, il passaporto, il libretto di pensione, la tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale. Anche la tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia, se convalidata da un Comando militare.

Sulla tessera elettorale, è presente il numero e la sede della sezione a cui si è assegnati, il collegio e la circoscrizione di appartenenza.

L’incognita affluenza