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Autotrapianto dei capelli: cos’è e con quali tecniche può essere eseguito

Autotrapianto dei capelli: cos’è e con quali tecniche può essere eseguito
Autotrapianto dei capelli (immagine di repertorio)

L’autotrapianto dei capelli è una soluzione di ultima generazione tramite cui è possibile recuperare una capigliatura folta e bella.

Tantissime persone che riscontravano un diradamento, o che erano divenute ormai calve, hanno scelto di sottoporsi ad un intervento di questo tipo e ne sono state assolutamente soddisfatte.

I risultati che l’autotrapianto riesce a garantire sono davvero eccezionali, ovviamente a condizione che ci si affidi a dei centri medici e chirurgici specializzati: Tricomeditgroup.it è, ad esempio, un punto di riferimento per quel che riguarda l’Italia.

Ma in che cosa consiste esattamente l’autotrapianto? Andiamo subito a scoprirlo.

Che cos’è l’autotrapianto

L’autotrapianto è così chiamato in quanto i capelli oggetto di trapianto, quelli che vengono utilizzati per infoltire le aree diradate o calve, sono prelevati dallo stesso organismo del paziente, ovvero dalla cosiddetta zona donatrice:

  • occipitale, quella della nuca
  • parietale quella ai  lati della testa, per intenderci, dove i capelli sono permanenti, immuni alla calvizie.

Oltre a questo, l’autotrapianto è una soluzione eccellente per la grande naturalezza del risultato finale: appartenendo alla medesima persona, infatti, i capelli impiantati si rivelano assolutamente armoniosi, anche dal punto di vista cromatico.

Non va, inoltre, trascurato l’aspetto psicologico: tante persone, infatti, si sottoponevano malvolentieri ad un trapianto proprio perché non amavano l’idea di modificare il proprio aspetto con degli elementi esogeni, al contrario, invece, se i capelli provengono dal proprio organismo il cambiamento viene accolto senza alcun problema, anche perché, comprensibilmente, si ha meno timore di ottenere un risultato innaturale.

Chiarito cos’è l’autotrapianto e quali sono i suoi punti di forza, vediamo con quali metodologie è possibile realizzarlo.

Fondamentalmente, si possono distinguere due diverse tecniche di esecuzione dell’autotrapianto, ovvero la FUE e la FUT; andiamo a scoprire che cosa sono in maniera dettagliata.

Autotrapianto con tecnica FUE

FUE è acronimo di Follicular Unit Extraction: questo tipo di autotrapianto prevede infatti che i bulbi siano estratti singolarmente dalla zona occipitale per essere poi impiantati nell’area da infoltire, operazione che viene eseguita utilizzando un apposito microbisturi a punta cava denominato punch.

Questa tecnica richiede lavorazioni più lunghe rispetto a quella FUT, proprio perché le unità follicolari sono prelevate singolarmente, ma presenta un vantaggio importante, la grande precisione del risultato finale.

La tecnica FUE sa rivelarsi adatta sia al trattamento di aree ampie che di aree circoscritte, ad esempio una cicatrice.

Autotrapianto con tecnica FUT

FUT è invece acronimo di Follicolar Unit Transplantation: con questa tecnica i bulbi non vengono prelevati singolarmente come nella FUE, ma in piccoli gruppi. Questa tecnica prevede il prelievo di una striscia di cuoio capelluto (STRIP) dall’area donatrice, dopo di che verranno estratte le unità follicolari, che sarranno poi impiantate.

La tecnica FUT è particolarmente adatta al trattamento di aree estese e può essere eseguita con delle sedute più brevi rispetto alla tecnica FUE.

Quale tecnica preferire?

Entrambe le tecniche, presentano dei “pro”, dunque la scelta deve avvenire non solo in base agli aspetti che si reputano prioritari, ma anche alle caratteristiche del singolo caso clinico: il parere degli esperti a cui ci si affida, ovviamente, può rivelarsi preziosissimo.