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Cannabis uso terapeutico, Ass. Coscioni: Diritto ancora negato

Marijuana

Cannabis terapeutica: nelle Marche l’accesso alle cure è ancora negato secondo l’Associazione Coscioni che denuncia il fatto.

“Dopo che il 1 agosto 2017 il Consiglio regionale delle Marche aveva approvato  una nuova  legge sull’uso terapeutico della Cannabis, dopo aver dato il nostro contributo alla stesura della legge, ci eravamo illusi di dare un pieno accesso ai malati alle cure con i medicinali cannabinoidi.  Avevamo dato fiducia alle istituzioni regionali in attesa delle linee guida della legge che dovevano essere adottate e che speravamo andassero nella direzione auspicata dalle legge che, a detta di molti, è una delle leggi più avanzate d’Italia.  Purtroppo la delusione è grande, le linee guida approvate dalla Giunta Regionale delle Marche, diversamente da quello che prevede la legge, limita di molto l’accesso alle cure con i cannabinoidi, sia perché restringe le patologie previste, sia perché delimita i soggetti che possono prescrivere il percorso terapeutico e sia perché non ha previsto la possibilità di attivare delle coltivazioni sperimentali di cannabis ad uso terapeutico, passo fondamentale per garantire terapie e continuità’ di cura! La  legge regionale infatti, prevede la possibilità di attivare anche progetti pilota e coltivazioni sperimentali in collaborazione con lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze e con le Università marchigiane ed i soggetti interessati visto poi che in questo periodo c’è una carenza di disponibilità sul mercato internazionale della cannabis terapeutica e lo stesso Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze ha ancora una produzione insufficiente per coprire il fabbisogno nazionale, tant’è che è’ stato emesso un bando per la fornitura di 100 kg, vinto da un’azienda canadese! Siamo al punto dunque nel quale il sacrosanto diritto alla salute costituzionalmente garantito, nelle Marche è nei fatti ancora negato. Ma perché anche quando la scienza medica indica delle valide soluzioni per la cura di varie patologie i malati non possono accedere a queste cure e devono soffrire inutilmente a causa dell’indifferenza e della inettitudine dei politici e delle istituzioni sanitarie delle Marche? Sarà’ solo inettitudine e mancanza di consapevolezza?  Le sottoscritte associazioni chiedono alla Regione Marche, con forza, un sussulto di dignità, un atto lungimirante e di coraggio, un filo di compassione e risposte urgenti ai pazienti marchigiani ed al loro diritto alle cure attraverso un pieno accesso alla cannabis terapeutica. Chiediamo inoltre che vengano resi pubblici i dati riguardanti i primi 6 mesi dall’applicazione della legge”.