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Cinquantenne molesto ed aggressivo allontanato dalla casa di famiglia

Cinquantenne molesto ed aggressivo allontanato dalla casa di famiglia
Un uomo della Squadra Mobile (immagine di repertorio)

Lo scorso 30 giugno, a conclusione di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, i Poliziotti della Questura di Ancona hanno dato esecuzione alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare a carico di un cinquantenne italiano con l’ulteriore obbligo di pagare, periodicamente, un assegno a favore della moglie quale persona offesa.

La vicenda investigativa ha preso avvio da un intervento della Polizia effettuato a Pasquetta, presso la residenza dei coniugi di Ancona, a seguito di chiamata sul linea di emergenza fatta dalla vittima, mentre era in corso un litigio con il marito scaturito dallo stato di ubriachezza in cui l’uomo versava.

Dopo tale episodio la donna si era presentata negli uffici della Questura di Ancona dove veniva ascoltata in merito ai fatti afflittivi che riguardavano i maltrattamenti posti in essere dal marito.

Da quanto ricostruito dagli agenti, la coppia era solita litigare anche prima dell’episodio di aprile, per motivi prevalentemente connessi al frequente stato di ubriachezza dell’indagato che lo faceva diventare aggressivo.

In dette circostanze, i tentativi della moglie di farlo smettere di bere si trasformano in occasioni di litigio dove l’uomo era solito minacciare la vittima.
Numerosi gli elementi passati al vaglio degli investigatori: in una circostanza la donna era stata minacciata di morte dall’uomo perché si era rifiutata di dormire con lui.

Un referto medico dello scorso dicembre certificava che la donna, a seguito dell’ennesima lite, aveva riportato contusioni multiple, trauma distrattivo della rachide cervicale e lombare con prognosi di 15 giorni.

In un’altra circostanza, la donna dopo aver rifiutato le effusioni del marito che si trovava in completo stato di ubriachezza tale da non reggersi in piedi, si era trovata costretta per evitare il contatto fisico a chiudersi a chiave all’interno di una stanza, che l’uomo prendeva a calci nel tentativo di sfondarla.

Alla luce di quanto ricostruito durante l’attività investigativa, la Procura della Repubblica di Ancona avanzava richiesta di adeguata misura cautelare che veniva accolta dal GIP mediante emissione di ordinanza della misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare con l’ingiunzione di corrispondere i periodici assegni alla moglie.

Nel pomeriggio del 30.06.23 i Poliziotti della Questura di Ancona hanno raggiunto l’indagato nella propria abitazione e gli hanno notificato il provvedimento, dopodiché hanno assistito al suo trasferimento in una struttura ricettiva.