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Contachilometri auto contraffati, tre denunce a Senigallia

Ancona, la polizia aiuta una donna a recuperare i propri beni in casa
Ancona, la polizia aiuta una donna a recuperare i propri beni in casa

Riteneva di aver fatto un ottimo affare un senigalliese che, servendosi di un motore di ricerca molto noto nel settore delle vendita on line, trovava un veicolo di piccole dimensioni di suo gradimento e decideva di contattare l’inserzionista.

Dopo aver contattato telefonicamente il soggetto, l’aspirante acquirente scopriva trattarsi di una concessionaria operante in provincia di Ancona, ove si recava per vedere il veicolo e contrattare sul prezzo. Dopo essersi accordati sulla permuta della vecchia auto, l’acquirente conveniva il prezzo di acquisto, pari a poco più di 5000 euro per il veicolo prescelto che veniva dichiarato essere in  ottime condizioni tecniche e con poco meno di 100.000 km.

L’uomo dunque effettuava il versamento della caparra e, poi, al momento del passaggio,  versava l’intera cifra pattuita entrando in possesso del veicolo.

Però , già al primo viaggio, l’auto cominciava a creare grossi problemi al motore e l’uomo decideva di far controllare il veicolo da un meccanico di fiducia che constatava danni addirittura per oltre 3000 euro.

L’uomo dunque insospettitosi, effettuava accertamenti per capire se l’auto,  in passato, avesse avuto problemi e veniva a scoprire che il veicolo aveva percorso quasi 250.000 km; quindi più del doppio di quanto dichiarato dal venditore.

A quel punto tentava di contattare il venditore ma questi, in un primo momento si dichiarava disponibile a partecipare alla spesa per la riparazione, ma poi si rendeva irreperibile.

L’umo dunque decideva di sporgere denuncia nei confronti del venditore e si recava presso il Commissariato di P.S. di Senigallia.

Gli agenti , alla luce delle dichiarazioni fatte dal denunciante, avviavano articolate attività di indagine che consentivano di ricostruire un interessante meccanismo di truffa che evidenziava la partecipazione di diversi soggetti, tutti di origine rumena ma da tempo presenti in Italia, aventi differenti ruoli; uno, titolare di una concessionaria , si occupa dei contatti con l’acquirente, un altro riscuoteva le somme derivanti dalla vendita ed un altro forniva le proprie generalità per le formalità relative alla vendita.

Dopo aver svelato le trame della truffa ed individuati i responsabili, gli agenti del Commissariato di Senigallia procedevano a deferire all’A.G. dorica i tre soggetti, A.S. di anni 24, A.M di anni 22 e G.M. di anni 25 ; questi ultimi due, in particolare, risultano pluripregiudicati  per numerosi episodi di truffe connesse a vendite di auto su portali on-line a prezzi particolarmente conveniente cui veniva ridotto il chilometraggio percorso e con notevoli problemi tecnici.